In compenso - si fa per dire - avremmo avuto operativo e per decenni il piu' complesso sistema concentrazionario e di sterminio concepito nella storia. Capace di ridurre allo stato larvale, gasare e incenerire 11 milioni di persone in poco piu' di due anni. Avremmo avuto la "guerra totale" universale che nel giro di cinque anni aveva fatto almeno 70 milioni di morti, e dopo la sua fine avremmo avuto esecuzioni di massa continue per almeno vent'anni. Se si prende in considerazione quello che e' riuscita a fare la Spagna franchista, il ritmo che ha tenuto fino agli anni '50, paragonando le rispettive popolazioni, in Europa avremmo avuto per decenni centinaia di migliaia di condanne a morte all'anno. Avremmo avuto il razzismo come legge dello stato, il genocidio come strumento di politica estera, le comfort woman e i bordelli dei lager come strumenti di cultura sessuale, la sterilizzazione di massa come mezzo di selezione naturale.
Sarebbe stato un mondo fantastico, o no?
Questo e' il mondo che rimpiangono tutti quelli che utilizzano le vittime innocenti della guerra per equiparare da un lato chi infilava milioni di persone nei forni e dall'altro chi li combatteva. Gli Alleati, i loro governi i loro eserciti non erano certo composti da schiere di angeli. Anche tra gli uomini della Resistenza c'erano farabutti, criminali e violenti. Alcuni soldati alleati e partigiani compirono atti ignobili: e' verissimo. Alcuni furono mossi da finalita' poco nobili: sicuramente. Di tutto questo occorre parlare, e noi lo abbiamo sempre fatto, ma al tempo stesso bisogna dire chiaramente che per qualcuno i gulag sovietici, l'imperialismo americano e compagnia cantante servono solo per fare equiparazioni semplicistiche, per mettere sullo stesso piano i nazifascisti e chi li combatte'.
Noi, facendo divulgazione storica, abbiamo sempre avuto un approccio specifico: ci occupiamo di classi subalterne e soggettivita' oppresse, delle violenze che hanno subito e delle loro ribellioni contro ogni potere sistemico.
Ma i nazifascisti non furono vittime: furono carnefici.
E ogni vera vittima innocente della Seconda guerra mondiale, dai morti di Dresda a quelli del confine orientale, prima di tutto, e' da ascrivere alle loro criminali scelte politiche.
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Fonte: La Giornata Del Ricordo (di Cannibali E Re)
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