Quello che viene proposto quest'oggi e' una compilation, e per quanto mi riguarda solo per questo motivo la scarterei subito senza darle nessuna chance.
Il perche' di questa avversione verso le compilation e' di facile spiegazione: 99 volte su 100 una compilation e' un insieme di band famose o alle prime armi che, spesso, non condividono nulla l'una con l'altra.
Ma questa volta, signori e signore, siamo di fronte a quell'unica possibilita' in cui il dischetto proposto esce da trionfatore.
I motivi del successo di Piu' Veloce sono tanti ed alcuni di questi difficilmente potranno esser spiegati a parole.
Iniziamo con la scelta del supporto ovvero un vinilico 7", nonostante il passare degli anni sta vivendo una seconda giovinezza, che a differenza del cd emana un certo calore emotivo, non risultando freddo ed impersonale come i piu' moderni supporti ottici.
Altra importante caratteristica e' la durata delle 14 inedite tracce, di nemmeno 13', che non stancano l'alscoltatore anzi, al contrario, passa la giornata a girare e rigirare nel piatto il dischetto.
Bella e vincente l'idea di raggruppare ben 14 gruppi che propongono un fastcore schietto e sincero, anche se in realta' tra queste band ne troviamo talune piu' indirizzate al classico hardcore ed altre piu' affini al trashcore passando ad accenni di grindcore, ma tutte accomunate dal suono veloce, rendendo il disco gia' un pezzo da collezione che racchiude il meglio di questo primo decennio di secolo.
Ad un primo approccio vien da storcere il naso leggendo, tra i gruppi che han partecipato, gente come Affluente, Downright e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. legati piu' ad una tradizione hardcore compassata, ma che non sfigurano nella compilation, anzi danno quel tocco di varieta' in piu' che non guasta.
Proprio i tre gruppi appena citati apron la compilation, "Inutile appendice" dei genovesi Downright, dall'inconfondibile cantato femminile, risulta uno dei pezzi piu' belli del disco; cosi' come "Per non eludere il nulla" degli immortali Affluente, sorprende perche' in appena 1', racchiudono i suoni e tutte le altre caratteristiche del gruppo stesso, liriche mai superflue comprese.
Si prosegue a pieno ritmo con i romani Anti You, i Max Carnage ed i Mastic, queste ultime due band risultano una piu' che piacevole sorpresa.
Superfluo dilungarsi sulle prove dei thrasher Death Before Work, che chiudono il lato A, e dei capitolini Coloss, che a loro volta apron il lato B, sempre e comunque eccellenti.
Saltiamo direttamente ad i giovani palermitani Elopram, i bolognesi ED (dal pezzo di appena 20") ed i toscani Carlos Dunga accomunati da una viscerale passione per il thrashcore anni '80, riveduto e corretto.
La compilation si chiude con altri due gruppi gia' affermati, seppur tra loro molto diversi, ovvero Un Quarto Morto e Contrasto, entrambi ottimi pezzi, ed i meno noti Mithra, piu' affini al suono grind.
Complessivamente Piu' Veloce risulta un lavoro con i fiocchi merito anche della spartana grafica essenziale quanto basta; colpisce soprattutto per attitudine caotica dei 14 gruppi, il che non si traduce in suoni tutti uguali e confusionari ma in un prodotto veloce e rabbioso, che si lascia ascoltare con piacere grazie alle differenze riscontrabili nell'ascolto di ogni singolo pezzo.
Il consiglio e' quello di acquistare una copia il prima possibile (richiedetelo direttamente ad uno qualsiasi dei 14 gruppi), statene certi la consumerete.
Joel

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