Eh si, perche' questi tre ragazzi toscani si divertono a mischiare un po' le carte, prendendo spunto da una bella fetta del rock degli ultimi 30 anni, e infatti se si da un'occhiata al loro myspace la lista dei gruppi a cui dicono di ispirarsi e' sterminata.
C'e' da dire che a volte quell'elenco lascia un po' interdetti, io per esempio degli All nella loro musica non ne trovo traccia, quando invece fanno il nome dei Fugazi, dei Foo Fighters o dei Death Cab For Cutie gia' mi sembra piu' azzeccato.
Se non ci avete capito niente e' normale, comunque per dire le cose crudemente la band propone una musica con profonde venature rock, una spolverata leggera leggera di pop e che spesso e volentieri si concede qualche sfumatura e virata verso un punk melodico che mi viene da definire "educato".
Il disco non e' di semplice assorbimento, ci vuole ben piu' di un ascolto distratto per capirlo.
Tecnicamente nulla da eccepire, se la cavano egregiamente, mostrando un certo gusto per suoni un po' sgranati (la mia impressione, probabilmente sbagliata, e' che utilizzino spesso l'accordo pieno invece dei tanto -a me- cari power chords) oltre che per gli arpeggi puliti spesso infilati come intro alle canzoni.
Gli Indigo sono personcine educate e quindi parlano per lo piu' di tramonti, amori, ricordi, malinconie e buoni sentimenti cantando sia in inglese che in italiano, io personalmente preferisco altri argomenti, ma e' questione di gusti.
Il disco parte lento, "Bingin" non e' esattamente quello che io definisco un pezzo adrenalinico, alterna tracce piu' calme ad alcune piu' aggressive, poi i tre infilano una dietro l'altra "Prefect picture", che e' la canzone che preferisco anche per il giro che mi ricorda i CKY, "Stuck up bitch", "Loveless Lolita" e "Ringo" che sono le canzoni con i riff piu' duri, incisivi e compatti.
Chiudono il lavoro "La notte degli amanti" e "Quello che non c'e'", pezzi dal suono davvero leggerino e con un testo vagamente sanremese (e si sa che il festivalone italiota e' il demonio).
Per concludere si puo' dire che se amate il rock un po' punkeggiante e melodico il cd vi puo' piacere, altrimenti vi chiederete amaramente che ci fa nel vostro stereo/pc e, nel caso fumaste, vi potrebbe tornare utile solo come riserva per accompagnare la canna della buona notte.
InYourHead

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