Anche il nome scelto dal quintetto non e' frutto del caso infatti "con il nome
Difficile reperire info vista la condivisibile scelta del gruppo di non avere un myspace, quindi ci affidiamo direttamente alla loro bio (nda. leggermente modificata).
Riescono a suonare sin da subito frequentemente, il che li porta nel Gennaio a registrare la prima demo autoprodotta grazie alla collaborazione della
L'album demo presenta 6 pezzi, piu' relativi intro ed outro, per una durata complessiva che non arriva a 20 minuti; registrazione piu' che sufficiente nonostante un certo suono ovattato in determinati momenti di ascolto e lavoro grafico semplice e diretto che non puo' che piacere.
La demo si apre con 44'' di rumore allo stesso tempo fastidioso e quasi ipnotico, per poi lasciare spazio all'unico pezzo in inglese ovvero la title track "Krash of humanity" buoni soprattutto i growl e gli ottimi cambi di ritmiche, lente e ripetitive per quasi tutto il pezzo ma che subiscono improvvise e brevi accelerazioni mitraglianti.
Si prosegue con "L'indifferenza uccide" qui i toni si fan piu' cupi ed i bassi son sparati al massimo quasi a creare appositamente fastidio all'ascoltatore per attirare la sua attenzione nelle sfuriate veloci in cui son concentrate le brevi liriche, geniale.
Tocca ad una canzone in cui il messaggio e' chiaro sin dal titolo, ovvero "Dottrine fasciaste", stavolta i tempi son subito repentini e mai domi quel che convince maggiormente pero' e' l'ottima alternanza delle due voci, una growl e l'altra scream convincenti dall'inizio alla fine, inutile sottolineare che appare il pezzo piu' riuscito dell'intera demo.
"Emozioni" e' piu' un intermezzo vista la durata di appena 6'' a cui fa seguito "Malati e dannati", purtroppo questo pezzo presenta una pecca che ne limita il giudizio visto che le due voci appaiono un po' troppo basse e sovrastate dalla furia strumentale ineccepibile, un peccato perche' il testo appare piu' che buono.
Si chiude con "Suicidio nucleare" introdotto da una musichetta che richiama alla mente uno scenario apocalittico confermato dall'esplosione che precede l'inizio del pezzo, i suoni appaiono cupi e le tematiche nichiliste sicuramente le parole usata lasciano parecchio da pensare, dal punto di vista musicale forse la canzone pecca per l'eccessiva durata che rende il tutto ripetitivo anche perche' i ritmi si mantengono piuttosto lenti, cosi' come nell'outro in cui viene messo in risalto il messaggio delle parole.
Complessivamente questo omonimo disco dei
Joel
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