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Taste The Floor - [2009] Taste The Floor
Taste The Floor - [2009] Taste The Floor
01 - Less Bullshit On Songs Lyrics
02 - Break The Time To Make You Pay
03 - Chair And Tv
04 - 30 Seconds
05 - Take And Give
06 - The Scene And The Support
07 - Useless Playground
08 - Freedom Through Consciousness
09 - Identity Issue
10 - Not A Fashion
11 - Shameless
12 - Shackle Me Not!
Mi trovo stavolta a recensire un album prodotto addirittura da 14 labels diverse: Beggar God Records, Black Records (Canada), ChanMax Records (Francia), AK Records, Dv's Records (Francia), Here And Now, Kattive Maniere, Lamezia Hc Family, Mad.Die Records, Piccole Speranze, Radio Riot, Rimini Hardcore, Rising Riot Records (Germania), World's Appreciated Kitsch (Grecia).
Si tratta dell'omonimo cd della band romana Taste The Floor, la cui tecnica e' caratterizzata da un hardcore veloce e ricco di sfumature trash, influenzato da band come Scholastic Deth, Bones Brigade, DS-13, What Happens Next?, Vitamin X e simili.
I ragazzi suonano insieme dal 2003 e finora avevano registrato una demo e un EP autoprodotto composto da 5 tracce, dal titolo "Rules/Possibilities". Dal momento che i lavori antecedenti quest'ultimo cd sono stati registrati da una line-up differente, sia la gente che le varie punkzines hanno paragonato il gruppo a band come Propagandhi, Rise Against, Kid Dynamite, Gorilla Biscuits e Negazione (la band ha composto anche pezzi in italiano).
Nei successivi tre anni il gruppo ha ricominciato con una nuova voce, un nuovo batterista e una seconda chitarra: come quartetto, i Taste The Floor hanno registrato il loro primo disco, con l'intenzione di essere piu' veloci e meno melodici. Veniamo dunque all'album: composto da 11 tracce piu' una cover di "Shackle Me Not!" degli Scholastic Deth (tutte cantate in inglese), il disco e' maggiormente basato sulle riflessioni a proposito della societa', dei rapporti e della scena hardcore. La band non pretende certo di rappresentare un modello di perfezione, bensi' si limita a cercare di esprimere la propria opinione unicamente spingendo l'ascoltatore a riflettere sulle cose che stanno a cuore ai ragazzi.
Per quanto mi riguarda posso soltanto dire "era ora!". Dalla prima all'ultima traccia, non vi e' un solo momento di noia: la voce risulta potente e riesce a comunicare tutta la rabbia e la determinazione proprie dell'HC. Ci riesce altrettanto bene la parte strumentale, unita ovviamente a dei testi privi di quella superficialita' di cui abbiam piene le scatole un po' tutti, me per prima.
In questi anni, oltre ad essere un bel po' maturati, i ragazzi hanno condiviso il palco con tutte le band piu' brave e famose della loro citta', tra cui Strength Approach, Anti You, Coloss, Payback, Jet Market; molte altre band italiane tra cui Affluente e Skruigners (eh beh!), Death Before Work, Downright, Ouzo, Locked In.
Ricordiamo anche concerti con alcune famose band straniere quali Vitamin X, Municipal Waste, The Unseen, Hippycore, At Half Mast e Death Is Not Glamorous. Nei prossimi mesi, il gruppo fara' brevi tournee in giro per l'Europa.
Per concludere, dico soltanto che fino a che la recensione non e' finita (preciso, sono una lumaca), il cd e' stato ascoltato da me infinite volte, fino alla nausea aggiungerei. E prima di consigliarvi come al solito di scaricare e ascoltare, gli faro' fare un ultimo giretto nello stereo. Qui dalla mia camera e' tutto, miei cari!
REN
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.VIDEOCLIP.
Taste The Floor - 30 Seconds
Taste The Floor - My Right (Live At Traffic, Roma 08.04.2008)
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