Oppure ancora era solamente l'oggettivazione di un ricordo, scomodo, da gettare nella realta' esteriore perche' in quella interiore agisce come un parassita rampicante. E qui arriviamo ad uno stato para-schizoide.
Ma in fin dei conti le motivazioni, il preludio, contano solamente entro un certo limite, cio' che interessa in questa sede e' la risposta. Se la domanda e' dubbia, interpretabile, la risposta e' incisiva, potente anche nei suoi tratti più melodici.
La band, che si divide per provenienza fra Bari e Termoli, mette in scena, cioe' produce uno stupendo hardcore dalle sonorita' definite, sempre sovrapposte, ma mai mescolate.
Non voglio buttarmi in definizioni precise e univoche, prendo coscienza della mia ignoranza, pero' qualche influenza decisamente metal e' indubbia, metterei quindi il gruppo nel vastissimo mondo dell'hardcore new school, o comunque qualcosa del genere. Vero e' anche che il gruppo e' vicino e si ritrova nelle sonorita' dei Comeback Kid e dei Your Demise, quindi non si possono avere troppi dubbi. Comunque personalmente ritengo migliore la voce dei The Memory rispetto a quella del gruppo canadese e quella del gruppo inglese.
Andiamo all'ep un po' piu' nei dettagli. Le sei tracce si susseguono fluidamente, anche troppo velocemente, il gruppo riesce ad inserire l'ascoltatore nel suo proprio universo e quando la musica finisce e' impossibile negare quella sensazione un po' di smarrimento un po' di delusione che fa ripetere le tracce almeno altre tre/quattro volte.
Lavoro in studio ottimo e quindi di conseguenza registrazione ottima. Tutti gli strumenti si integrano l'uno con l'altro senza rubarsi la scena e supportando sempre nel migliore dei modi la voce roca ed incazzata, che padroneggia la lingua inglese in maniera piu' che accettabile. Apprezzabili anche gli intermezzi piu' melodici dove i riff di chitarra si ergono semplici all'ascolto ma non banali.
Il pezzo migliore e' praticamente senza dubbi "These Days, I Won't Remember" dove gia' i primissimi secondi dell'attacco fanno presagire l'ottima traccia. Si susseguono alternandosi tutti i punti di forza del gruppo fino ad arrivare all'incisivo finale. A mio parere questo pezzo e' lo specchio del gruppo e gli altri ne seguono il canovaccio, distanziandosene a volte, ma sempre ritornandoci con il sorriso di chi sa di aver composto musica.
Ep molto bello, per gli amanti del genere una chicca non male, per chi si avvicina invece un'ottima possibilita' di apprezzare un buon lavoro.
Speriamo di vederli presto sui palchi.
riotous
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