Erano ben quattro anni che questi lombardi non facevano uscire un nuovo cd, infatti l'ultimo risale all'anno domini 2001.
Una produzione all'altezza delle aspettative.. violenta, urlata, hc dall'inizio alla fine, pugni chiusi e rabbia in faccia a chi ascolta "Il teatro dell'Assurdo".
Hc old school all'italiana feroce nelle sue ritmiche, parole che fanno male, kids con la voglia di non lasciarsi sopraffare dall'inutilita' di questi tempi.
Ritmiche incessanti, canzoni sparate a mille, un basso frenetico che entra nella testa come un martello.
Il Teatro dell'Assurdo e' tutto questo e anche di piu', una produzione targata Derotten records, con il cameo della partecipazione di Mauro Codeluppi [singer Raw Power] in "Disarmo".
La forza di questi quattro ragazzi e' una conoscienza musicale formidabile, (dei giri di basso fatti ad una velocita' spaventosa e con una pulizia altrattento superba), che mi fanno apprezzare a pieno questo combo.
Passiamo ora a scandagliare a fondo la produzione. Il " Teatro dell'assurdo " composto da dodici tracce ci regala un hc made in Italy con influenze di stampo newyorkese, che fara' "godere" ogni harcorers che si rispetti.
Si comincia con "Simulazione", traccia che ci introduce all'aggressivo sound del combo lombardo, schitarrate impazzite, e una voce incazzata a coronare momenti veloci e violenti ad altri, adatti ad essere urlati con tutta la voce che si ha dentro.
Passiamo alla seconda traccia, "La vera ricchezza".
Un impatto sonoro devastante mantenuto dall'inizio alla fine, con una decellerazione a meta' canzone, prima dell'ennesima estenuante accellerazione spacca budella.
Carta patinata rimane fedele alla linea.
Feroce nelle sue parole con quel..."solo merda" urlato a squarciagola; grido disperato contro il mondo che ci circonda.
Lo schifo che ci circonda...una vita per lottare contro un sacco di fantasmi.
Arriviamo ad "Arida cornice".
Cori urlati, newyork hc che si fa piu' forte soprattutto nei numerosi stop and go, presi alla perfezione e mai banali.
Tocca ora a "Lasciatemi vincere".
Ancora cori urlati a squarciagola e una maggiore presenza della seconda voce, fa di questa un'altra grandissima canzone, in cui anche qui la sezione ritmica non delude le aspettative.
Feel di batteria originalissimi e azzeccati nella struttura complessiva della traccia.
L'elogio del nulla.
Sesta traccia della produzione, che parte con un giro di basso prima dell'attacco della batteria e delle chitarre.
Il contesto che ci circonda, le sue assurdita' messe a nudo, sotto forma di teatro dove la finzione fa da padrone...prima che il sipario cali regalandoci il nulla.
Solito impatto musicale, solita feroce distruttiva con la sua dose massiccia di rabbia incontrollata.
Arriviamo alla perla del cd.
Sale in cattedra uno dei singer piu' importanti della scena hc italica.
Mauro Codeluppi, Raw Power.
E'giusto un cameo pochi secondi in cui la sua voce si intreccia alla perfezione con quella del singer dei Nettezza dando un ermo spessore a "Disarmo", settima traccia della produzione.
Passiamo ora a "colpo su colpo", ottava traccia, forse la piu' profonda nelle idee trasmesse dal testo della canzone.
Leggermente piu' melodica, anche se con un impatto sonoro che rimane sempre feroce.
Un piccolo intro di chitarra e una rullata danno il via a "Questo sono io", una rabbia che trasuda in ogni singolo momento della composizione, allucinante visione personale delle proprie disillusioni.
Voce incazzatissima dall'inizio alla fine e come al solito una sessione ritmica allucinante.
"Meninos de rua", attacco feroce contro ogni tipo di sfruttamento.
Parole taglienti come lame che entrano nella testa e fanno pensare.
Undicesima prova, "Adrenalina".
Anche qui formidabile la sessione ritmica come tutta la traccia, con un lungo intermezzo tratto da un film.
Il cd si chiude con "Luna spenta" dodicesima traccia.
Intro di chitarra e batteria con giri di basso annesso fatti ad una velocita' e pulizia superba; tre minuti e quaranta prima del lungo silenzio, prima del messaggio subliminale rivolto a tutti noi.
Conclusioni.
Ottima davvero come produzione, feroce aggressiva. senza fronzoli e peculiarita' che vanno di moda di questi tempi.
L'Italian hc che si mischia a quello newyorkese.
Nessuna critica da fare se non quella che una produzione cosi' importante (12 tracce), anche se tutte piu' che ottime, danno alla fine un senso di gia' sentito.
Davvero ottimo colpo per la Derotten.
Consigliato caldamente.
Good Luck Kids
Neverstop85

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