Piu' carichi e arrabbiati approdano con il loro primo full lenght che da seguito alla buona demo di debutto.
Pero', prima di parlare del disco, ci son due elementi negativi del gruppo su cui riflettere.
Punto 1: Il titolo dell'album!
Gia' il precedente disco, dal titolo Ep, mi aveva leggermente illuso facendomi credere che si trattasse di un 7" vinilico per poi scoprire esser in realta' un semplice supporto ottico. Ma vabbe' ultimamente la moda impone la definizione Ep (Extended Play) anche per i cd.
Stavolta i nostri han chiamato il disco Lp ma essendo pur sempre un cd.
Concettualmente l'errore non sussiste essendo Long Playing la definizione dell'acronimo Lp, ma e' uso comune intendere con tale termine il supporto vinilico. Ora potevo soprassedere sopra questo uso della terminologia, nonostante la mia personalita' ossessiva-compulsiva che mi spinge ad esser un vecchio cagacazzi, ma il punto 2 mi spinge ad esser piu' cattivo del solito a riguardo degli Amen!
Punto 2: Il gruppo si e' appena sciolto.
A causa della dipartita del bassista Gian (e voce nel pezzo "False Verita'") i due superstiti, il cantante/chitarrista Samall (aka Ciro) ed il batterista Jerk, han deciso di non sostituirlo e fermare per adesso il progetto Amen!
Avran le loro buone ragioni ma, egoisticamente, la cosa mi fa incazzare parecchio.
Lasciando da parte queste lunghe lamentele da vecchio rincoglionito passiamo a parlare di questo disco.
Otto pezzi tra cui due gia' proposti nella precedente demo ovvero "False Verita' e la strumentale "Amen!", i migliori dell'Ep e qui qualitativamente identici.
La maturazione del terzetto si intravede negli altri sei pezzi, non tanto nella stesura dei testi sempre brevi e concisi (ne sono un esempio "Noia" e "Bipensiero"), ma piu' che altro nella registrazione ancora piu' chiara e nella tecnica strumentale che, se gia' buona in passato, risulta ancora piu' convincente.
I pezzi nell'insieme scorron via veloci gia' a partire dal duo formato da "Noia" e "Bipensiero", entrambi rabbiosi e dall'evidente tocco di batteria di Jerk.
"P.O.V.", come "Amen!", e' una canzone strumentale che fa da intermezzo nel disco ma senza perdere quell'impatto sonoro creato dai pezzi che lo precedono e seguono.
Se di "False Verita'" c'e' poco da aggiungere rispetto alla versione della demo, "Considerazioni" si connota per i buoni cambi di tempo che la fan da padrone tra parti lente e claustrofobiche e le incalzanti ripartenze rabbiose.
Chiudono il lavoro gli ultimi due pezzi del disco, "Renditi Conto" una potente critica indirizzata alle coscienze sopite, probabilmente la traccia piu' riuscita del disco anche sul versante strumentale; "L.P.T." (le tue paure) che se a tratti puo' esser paragonata al pezzo precedente, forse soffre di attimi di stanca causati dall'eccessiva durata rispetto alle abitudini degli Amen!
Insomma questo secondo lavoro per il terzetto veneto e' un ulteriore passo in avanti nella loro personale crescita purtroppo pero', a meno di ripensamenti, anche l'ultimo loro lavoro. Indubbiamente un peccato visto la loro ottima proposta punk hardcore.
Joel

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