I romani utilizzano un carillon come intro per poi partire in quinta con la vera opener "I Wish You Were Deaf", che mantiene il tiro con un bei cambi di tempo e linee di basso fruibili, in piu' ci da sotto con parti moshate (per fortuna non fatte con il solito Mi a vuoto stoppato).
Tante triplette di doppio pedale e non solo (mitragliate, raddoppi, ecc.), un'armonia accattivante specialmente nella parte centrale e finale, tante voci incazzate ed ecco il sunto di "Masochist Love" che ti prende subito.
"Trapped Boy" si scaglia contro il povero ascoltatore con il suo hardcore veloce e brusco. Bella la parte centrale giocato da un basso cupo e ritmi tribali (sui tom) della batteria prima di gettarsi in un fitto solo di chitarra, il ritornello grezzo e' invitante e ti rende partecipe ad urlare fino a farti uscire le tonsille dalla bocca. Anche "Bleeding Far Away" non e' da meno, viene sparata con l'intento di ferire, ed il batterista esegue il suo sporco lavoro menando di doppia cassa. Adesso tocca a "Thors", qui la partenza diventa pesante e ti fa sentire il dolore ai timpani. Ritmi piu' cadenzati e spezzati, un chorus anthemico ed un pizzico di melodie negli arrangiamenti della chitarra sono i punti di focali di questa canzone.
La struttura di "My Question" e' semplice, parti molto veloci alternate a parti piu' lente ed un voce intimidatrice. Non mi ha fatto impazzire ma non e' da buttar via. L'introduzione di "Suicide" e' abbastanza epica e funge da preludio al massacro sonoro, qui il basso frusta e si ritaglia il suo spazio, gli sporadici stop & go aiutano a rendere la canzone piu' dinamica, fottutamente ignoranti i coroni che fanno capitolino durante il pezzo, il brigde puzza tanto di metallo.
La title track ospita Mimmo dei Coloss in alcuni frangenti vocali e viene subito lanciata a ritmi sostenuti per niente rassicuranti, i miriadi di cori ti obbligano ad andargli dietro. Inizio tetro per "Lit The Pyre" prima di dare gas alla canzone che e' piena di parti moshate che pero', stavolta non mi gustano, invece mi piace il rifforama acido e la parte lentona da circle pit scatenato. "Nervous Paranoia" e "The Last Song" non aggiungo molto a quello che e' stato gia' detto e scritto e si mescolano bene tra le altre songs.
Secondo me i Sexsaints hanno fatto un buon lavoro ed hanno ancora molto da dire, basti pensare che la band in questione e' veramente giovane, e' un bel cd che scorre, quindi in bocca a lupo per il futuro!
chrisplakkaggiohc

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