Oramai lo stacanovismo di Joel mi obbliga addirittura a sacrificare le pause studio per scrivere recensioni; e pensare che avrei potuto spendere questi minuti per ascoltare almeno 7 volte Escort 25 di Immanuel Casto!
In ogni caso sacrifico volentieri il mio prezioso tempo per questa band catanese davvero interessante, i Worst Tongue.
Al primo ascolto e' difficile orientarsi tra le complesse sonorita' del disco; scrivo complesse non perche' accompagnate da inutili meccanicismi, solamente perche' i siciliani non mettono paletti al bacino da cui attingere influenze.
Un marasma di sfumature che vanno da cupe atmosfere dark, ai suoni bui dello sludge per sfociare in una ondata di pure violenza che richiama l'hardcore new school. La voce e' potente ma ben calibrata! Una bella moltov che scoppia per colpire nei punti giusti, senza lasciare nulla al caso.
L'omonimo disco dei Worst Tongue si apre con l'intro, manifesto della loro musica. L'approccio e' delicato e deciso, eppure l'atmosfera di tenebre si lascia illuminare subito in una esplosione di distorsioni ben cadenzata, tipicamente hardcore. In 1 minuto e 35 secondi riassumono in piccolo l'album.
Le tracce scorrono con facilita', senza stancare l'orecchio. Ogni brano ha una propria identita' e riesce a differenziarsi dagli altri (e preciso che nell'hc spesso si assiste ad un piattume disarmante).
Il pezzo piu' fregno dell'album e' sicuramente "Corpse", un maxi contenitore di violenza che vi prendera' a sprangate in faccia. Pizzichi di mosh che spezzano l'andatura fulminea degli accordi e conferiscono al tutto un risultato piu' vario.
Che dire...bravi i Worst Tongue e bravo Joel che me li ha assegnati!
E voi , magnatevi un ghiacciolo mentre vi ascoltate ‘sto disco. Con sudori e odori vi abbraccio.
Nana

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