Bologna e' da sempre centro focale di un sottobosco culturale musicale che non ha mai abbassato la testa ai politicanti. Seppur spesso dalle poltrone del potere hanno provato a distruggere ed intaccare, svariati punti sociali inclusivi ed espressivi.
Bologna e la sua scena underground e' la culla del progetto dei MilkSnake, trio bolognese fautore dell'attitudine diy e del produrre musica dal songwriting critico e senza peli sulla lingua.
Attivi dal 2010 The Real Eye Of God e' il loro full length di debutto, co-prodotto da Rumagna Sgroza, Rumori In Cantina Records, True Believers, PoGohai Records, Mastice Produzioni, 02 Records.
Otto roventi schegge registrate in presa diretta al Vecchio Son (Bologna) e mixato da Fabio Banfio (Rake Off, Taste The Floor).
Partendo dalla classica accezione del punkrock, lo colorano di linearita' rock'n'roll e soluzioni punk hardcore old school ruvido ed aspro. Riff incisivi, voce arrabbiata e sporca, blastbeat ciclici e ondate vibranti di basso caratterizzano la radice dei brani, che nella sua totalita' scorre veloce e fluido come un pugno in un occhio. Senza tecnicismi e fronzoli, e' nel miscuglio di sonorita' che abbracciato diversi stili ma dalla matrice punk, attitudinalmente punk, senza peli sulla lingua ed attraverso rumore immune da ogni soluzione di plastica e di soluzioni moderne.
Sin dalla sua apripista "Freak", un brano violento ed arrabbiato, linearita' punk hardcore veloci ed aspre incontrano il rock'n'roll, la batteria, i riff e la voce ti sparano addosso con veemenza e funambolicita' concetti, sfoghi su tagliole vibranti.
Imponendosi in una veloce e scattante marcia tra brani punk rock dall'appeal garage ("The Real Eye Of God"), a brani ruggenti che si poggiano su breakdown caustici sostenuti da soluzioni vocali arrabbiate ma ricercate ("Kelevra"), a brani dal groove veloce e sporco ("No Regrets", e "Cocaine").
Veloce e scalpitante come una mina che si rompe nel muro, e' un album che coinvolge, distrugge e assuefa nello stesso istante.
Cio' che convince del debutto dei MilkSnake (Giulia, basso voce - Hari, batteria - Davide, chitarra) e' proprio questa enfasi musicale ed attitudinale che esplode in ogni traccia, e' l'intenso andamento di ogni brano unito ad una scrittura arrabbiata che non fa sconti che rende questo album una piccola e grande scheggia punk che si aspettava da un po' di tempo. Irriverente e a briglia sciolta e' cio' che serve alle nostre orecchie in questo preciso momento storico.
Consiglio agli ascoltatori di The Distillers, The Metros, Bitch Witch di non perdersi assolutamente questo album.
Ms_Antrophy

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