Abbiamo incentivato damerini col sorriso beffardo a prendersi il lusso di decidere a che ora finiremo di percorrere l'esistenza - abbiamo scatenato guerre per un capello fuori posto, abbiamo desertificato l'esistenza dentro parole vuote, annientato la speranza di un futuro in cui respirare a pieni polmoni. Una società che ha come battito centrale una morte cerebrale e vitale che anestetizza tutto ciò che incontra per la sua strada, creando generazioni di complessati e impauriti. Un involuzione progressista che ha dissolto come cenere le proprie virtù.
Nessuna Terra Su Cui Issare Bandiere - nuovo lavoro dopo ben venti anni dei Sbrokko Atipico, storica realtà punk hardcore cagliaritana, come una ruota motrice cingolata, analizza dentro tredici brani per meno di venti minuti la realtà odierna piena di chiodi sui quali camminiamo a piedi scalzi, vomitando senza infamia e senza l'odio tutta la verità di ciò che assorbiamo - lo zolfo suburbano della quotidiana vessazione socio-politica.
Registrato da Corrado Cardia negli studi di ACME Conspiracy a Cagliari, e mixato da Corrado Cardia e Fabio Demontis. Nessuna Terra Su Cui Issare Bandiere è un assedio sonoro costruito dentro un magma unitario e viscerale di puro punk hardcore, secco nei denti e nichilista all'epidermide, ma non il nichilismo che va di moda ora in tante nuove leve che s'affacciano al circuito underground.
Qua c'è quel nichilismo serio e sanguinante - Albert Caraco che incontra Luca Abort.
Un'epidermide sonora portata avanti dentro tredici tracce senza smancerie, dove alternano schegge di puro punk hardcore, schizzato e diretto come "Vincolo Cieco" sepolto dentro riff a pioggia e tupa tupa monolitici. Una tracklist guidata da un prologo "Nessuna Terra Su Cui Issare Bandiere" un intro di soli 40 secondi dove insonorizzano un incipit tratto da M - Il mostro di Dusseldorf in una colata di harsh noise.
Frammenti sonori lucidi costruiti dentro punk hardcore marcato trascinato da tupa tupa d'assalto e riff letali come "Amarcordpunx", un ode contro la mercificazione del punk. Assalti sonori colmi di testi diretti, dove scorre oltre che una massiccia quantità di riff da seppellirti il cervello anche una stola di vera predisposizione a raccontare la realtà senza filtri ("All'Odiato Me Stesso"). O brani dove l'ensemble cagliaritana non le manda a dire a nessuno come "Nakba", un ode al vetriolo raccontano l'esodo forzato del 1948 ad opera dell'esercito israeliano contro il popolo palestinese e conseguente genocidio.
La storia che ripete se stessa.
Le bocche cucite puzzano di sangue marcio.
Palestina libera, non si può più essere indifferenti.
Libero e Selvaggio - Nessuna Terra Su Cui Issare Bandiere è l'esternazione lucida di un gruppo che non segue le dinamiche settoriali dell'industria discografica ma segue il proprio istinto e coscienza senza filtri.
Un gradito ritorno.
Ms_Antrophy

.ASCOLTA IL DISCO.

.TRACKLIST.
01 - Nessuna Terra Su Cui Issare Bandiere (UNCODIFIED)
02 - Vincolo Cieco
03 - Amarcordpunx
04 - X
05 - Il Peso Del Fiato Dei Giorni
06 - Lo Spirito Continua?
07 - L'Uovo Del Serpente
08 - Alla Deriva
09 - All'Odiato Me Stesso
10 - Buio
11 - Maschio Alfa
12 - Inevitabile
13 - Nakba

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