Il tatuaggio entro' nei giovani che volevano combattere il sistema con il loro stile di vita contro ogni regola. Per la prima volta i marchi sulla pelle costituirono un vero e proprio orizzonte di riferimento per la cultura giovanile: il tatuaggio era inteso come segno riprovevole che scalfiva e malediceva il corpo.
Lo stile piu' utilizzato fu il cosiddetto tribale, che fu una reinterpretazione dei codici del tatuaggio primitivo e maori, e si fondava sulla combinazione di orientalismo e di invenzione della tradizione. Questo genere fu creato da un tatuatore punk americano di origine filippina, Leo Zulueta: il tribale si ispirava ai tatuaggi polinesiani e fondeva in un unico stile aspetti diversi sia culturali che estetici dell'area del Sud-est asiatico. Era una rivisitazione che evocava e ampliava il senso del selvaggio, composto da lunghe macchie nere fatte con una punta spessa.
Il tribale era esclusivamente nero e non figurativo, e nasceva all'interno del punk rock come raffigurazione finta dei selvaggi dei mari del Sud. L'intento era quello di produrre un'incisione che ripensa da un punto di vista artistico l'immaginario dei tatuaggi del Sud-est asiatico. In fondo fu come inventare una tradizione, e caricarla di significato per una cultura giovanile che si trovava a combattere col proprio corpo i cliches dell'eta' moderna.
Il tribale riprendeva l'idea di un tatuaggio che si conformava all'ossatura e muscolatura del corpo, non aggiungendo nessuna raffigurazione realistica o stilizzata della realta' esterna.
Questa rivisitazione volutamente falsa e inventata, con il suo preciso tratto stilistico, indirizzandosi a scelte creative personali e dipendeva dalla sensibilita' del tatuatore.
A livello stilistico, il tribale poteva essere piu' o meno grande, formato da curve marcate o sinuose, dando il senso di selvaggio fra coloro che lo desideravano, e il momento del tatuaggio indicava la decisione finale di sfidare coi propri segni quella societa' che non li voleva proprio per il loro aspetto e il loro look.
Come misero a soqquadro ogni regola della moda, della pettinatura, delle buone maniere, i punk ebbero la capacita' di sovvertire il significato del tatuaggio: da simbolo e ricordo, ritorno' ad esprimere lo loro guerra contro il mondo, come nuovi guerrieri in prima linea nelle strade. In fondo, un po' era cosi': un nuovo tribale, inventato e associato a fantastici tatuaggi dell'Asia, rendeva questi giovani anticonformisti soldati della loro cultura, marchiati a vita dalla loro voglia di ribellione!

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Fonte: Il Tatuaggio Nella Cultura Punk! (di Oltre La Pelle)
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