Loro sono gli A Fora De Arrastu, nascono nell'estate del 2003 e fanno punk'n'roll arrogadori cantato in sardo-campidanese. Il loro nome viene da "un'espressione delle nostre parti che significa 'fuori dal solco-traccia' ovvero fuori da una linea guida da seguire. Questo modo di essere, pensiamo rappresenti il nostro modo di interpretare non solo la musica ma anche il vivere e il pensare di ognuno di noi. Pensare e agire senza mettersi nessun limite se non quello che noi stessi pensiamo sia giusto."
Hanno cambiato formazione solo una volta dagli inizi, un annetto dopo, quando il cantante lascia la band che diventa a 3 cantanti. Da allora gli AFDA sono Bruno (voce e chitarra), Bebbo (voce e chitarra), Casti (basso e voce) e Daddi (batteria).
Aicci Ti Oninti Su Punk! e' il secondo disco della band, uscito a Novembre 2005. Contiene 7 tracce, registrate ottimamente e con varie partecipazioni.
Si parte con "Kusta generatzioni", parla di come molti pensano di conoscere la storia perche' la studiano a scuola, ma in realta' i veri libri di storia sono i nostri anziani. "No si podidi cresci kentza sa terra a-suta", ovvero non si puo' vivere senza la terra sotto i piedi, senza le nostre radici. Segue "Mudu", breve elogio all'omerta' e racconto sulla nostra esistenza da sardi in questo stato che ci vuole prima incivili, poi banditi e terroristi. Qui il trio di cantanti si trasforma in tenores e il risultato e' decisamente pessimo, ehehhe pero' mi piace da matti!
Si prosegue con "Erase (borray sa repressioni)", che ospita alla voce Fabrizio il cantante dei Sezione Ribalta, altro gruppo campidanese spero presto in arrivo su queste pagine! "Trabalhasa a tottu dì po' donai a pappai a ki no' podis a-bi'" (lavori tutto il giorno per dare da mangiare a chi non puoi vedere). C'e' poi la traccia che da il nome al cd, "Aicci ti oninti su punk!", ripreso da un detto campidanese che dice appunto "aicci ti oninti su pani", cosi' ti diano il pane; adesso devo spiegarvelo pure, 'scallonisi non son brava nelle spiegazioni io. Allora e' un modo di dire che si usa quando ti passano una cosa a scazzo, tipo ti devono passare un libro e te lo buttano davanti invece che poggiartelo davanti, e allora tu rispondi "Aicci ti oninti su pani!". Ci siamo? Se avete dubbi teneteveli non scassate le palle a me. "Sa miseria tua parla di quelli che vivono in questo mondo allienati, tristi e soffocati, e non fanno niente per cambiare le loro tristi esistenza."
Penultimo pezzo e' Disigiu de furriay su mundu a fundu susu", desiderio di rovesciare il mondo, con ospite al sax Carlo.
Chiude questo piccolo capolavoro "Fogu", con Isojada, Davide e Pisellino al rap; "Il fuoco dicono che a poco a poco si spegne. Il fuoco dicono, brucia i ricordi lasciando solo inutile cenere. Il fuoco e' vita che passa e che fa male, ma quando e' spento, soffia il freddo vento e dorme e chiude gli occhi. Il fuoco dentro e'è pesante da sostenere, e dicono che non ne vale la pena sentirsi ardere così tanto. Per uno stupido gioco da bambini, così dice chi bambino non è mai stato, il fuoco e' vita che passa e che fa male".
L'unico consiglio che ho da darvi e' scaricate gente e diffondete! Per ora il cd non si trova originale, in quanto esaurito, ma il tempo potrebbe riservare a tutti noi delle belle sorprese.
Saludi e trigu!
neropresente

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