E' gia' difficile lavorare per oltre 12 ore di notte, poi aggiungi anche le canzoni dei The Dehumanizers ed il gioco e' fatto, noia a palate.
Specialmente in parti super lente e distorte come "Dope Money" & "Spent", in Pig Pharma" cercano di fare i metallari con tanto di uso del doppio pedale, peccato che il main riff stoppato e' veramente palloso, si salva giusto il ritornello. "Eye Have Bin" e' addirittura strumentale, l'unica cosa buona sono le influenze thrash. Basta, inutile continuare, tutte le altre sono della stessa solfa. Credo che si salvi solamente "Turmoil". Mi spiace stroncare questa band storica Made in U.S.A, non mi facevano impazzire neanche nei primi anni '80, ma almeno erano ascoltabili.
Tutta un'altra storia per gli strepitosi Deep Throat, che gia' componendo una canzone ironica sul Conte Grishnackh (usata per la chiusura del cd) intitolata "The Return Of Burzum" dovrebbero avere il massimo dei voti su ogni recensione, ahahha.
La sopraccitata inizia indie rock, con chitarra stoppata pulita e voce, per poi sfociare in un veloce hc old style, cori alti e bell'assolo. Il fattore del mischiare generi musicali senza storpiare viene riutilizzato spesso nelle loro canzoni (per fortuna), tutto cio' serve ad non annoiare l'ascoltatore.
Altro pezzo forte e' l'opener "No More Lies", si parte con un assolo di batteria, tutto viene squarciato dai cori stile Hey-Hey-Hey! Il riff mi porta alla mente il glam metal anni '80. Questo pero' dura poco, tutto si blocca, un urlo "It's time for no more lies" e la canzone versa sull'Hc/Thrash.
In "Everything Is Black" viene utilizzato l'effetto Wah Wah, che la fa sembrare una canzone reggae suonata modernamente e contornata da un bel giro di basso. A circa meta' canzone si cambia totalmente storia, rimane solamente il battito del pedale che preannuncia l'accadimento di qualcosa...infatti parte un velocissimo hc, ritornello surclassato da possenti cori, buoni in sede live.
Passiamo a "Nothing To Believe", intro funky con un corposo basso slappato, mi fanno pensare ai Suicidal Tendencies, ovviamente tutto si tramuta in una classica canzone hc, ma il funky con contorno di altri cori possenti torna nel ritornello...ottimo anche l'assolo di chitarra.
In "The Terror Politics", sembrano i Dead Kennedys sperimentali. Il riff principale e' quasi tutto sorretto dall'insieme di basso e batteria, qui dimostrano un'altra volta di saper suonare i loro strumenti. Immancabili cori da pointing fingers, con sottofondo solistico di chitarra ed una voce filtrata.
Con "What Is The Matter" si ripassa allo slap del basso come intro e chitarra con Wah Wah (qui mi vengono in mente i R.H.C.P.), poi la struttura prende forma in stile hc come sempre, ritornello per fal saltare la gente, bridge lasciato alla sola voce e batteria, la canzone finira' con molti cambi di tempi e l'assolo di sottofondo.
In "I Don't Give A F---!" si parte alla Rage Against The Machine, poi la restante struttura sara' simile alle altre, riffone di chitarra, un buon cantato nel ritornello, una spruzzata di assoli di chitarra qua e la'.
Ho scritto troppo cazzo ma questo lavoro, per me, merita molto, soprattutto dopo svariati ascolti per cogliere tutte le sfumature.
Per finire e togliermi dai coglioni, la produzione e' ottimale, suoni ben amalgamati tra loro e soprattutto un cantato (non urlato, vomitato, sputato o quel cazzo che vi pare) intonato e versatile.
I miei sinceri complimenti!!
chrisplakkaggiohc

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