Bastano solo due parole per descrivere questo disco: veloce e tecnico.
Un hardcore melodico lontano dagli anni '90, tirato sempre al massimo, a qualsiasi costo e pieno zeppo di virtuosismi: stop'n'go che si sprecano, micro-assoli infilati dappertutto, riffettoni alti e acuti che s'inseguono furenti e la batteria che sembra accelerata oltre le possibilita' umane. Il tutto incasellato in una produzione esaltante e ad alti livelli.
Purtroppo, pero', anche altre due parole descrivono il disco: piatto e ripetitivo. Forse pretenzioso.
Chiariamoci bene subito: questo quinto parto dei romani Jet Market (prodotto dall'ottima NoReason Records, sempre sul pezzo) e' senza dubbio un bel lavoro e loro, che se la girano dal 1998, sono a pieno titolo uno dei gruppi piu' importanti dell'HCM italiano. In rete sono moltissime le recensioni di questo Sparks Against Darkness e quasi tutte sono molto positive. A me pero' non lascia granche'. Sento la mancanza di un po' di melodia, di un po' di "pop", di un po' di personalita', di varieta', di differenza.
La tecnica da sola non mi basta se dopo due o tre ascolti non c'e' un pezzo che mi sia rimasto in testa, un ritornello o una strofa che mi scopro a canticchiare. E questo, con i Jet Market, non mi e' mai successo. Ho avuto modo di vederli live e di ascoltare un paio di album vecchi, con le migliori intenzioni, deciso a farmeli piacere tanto quanto piacciono al resto della scena ma proprio non ce l'ho fatta.
Alcuni li paragonano ai This Is A Standoff (rinascita dei Belvedere) ma a me non sembra proprio che si assomiglino: anche i canadesi suonano molto veloce, questo e' vero, ma hanno sempre prodotto quelle 4 o 5 canzoni per disco che spiccavano subito dalle altre per il loro carattere e per la loro costruzione. Potrei dire per la loro originalita'.
Invece nel caso dei Jet Market un pezzo ne vale 14.
Mi ricordano piu' i Question Marks di Lontani Dal Mondo, che ho amato alla follia ma che ad uno stile molto semplice affiancavano degli ottimi testi in italiano. Mentre dei Jet Market, con tutto questo correre ed urlare non ricordo una parola.
Pero', ripeto, forse sono le mie orecchie ad essere legate a qualcosa di diverso.
Perche' e' oggettivo ed innegabile che i ragazzi se la suonano a manetta, gli strumenti si mischiano in armonia, i chitarristi hanno un manico della madonna, il cantante sa veramente cantare (oltre a suonare la batteria) e questo fa di loro un gruppo con la G maiuscola, a differenza di molti altri che provano semplicemente a fare quelli che "Play Fast Or Die" dopo essersi fatti regalare una Fender a Natale.
Canzoni come la title track "Sparks Against Darkness" (con un featuring di Steve Rawles dei gia' citati This Is A Standoff), "15 Hundred Miles For A 15 People Show" e "Expectations Vs Facts", ad esempio, sono sicuramente una spanna sopra rispetto a molta altra roba che viene prodotta in italia.
Pero' io ho bisogno di qualcosa di diverso. Piu' carattere, piu' inventiva e la giusta velocita'.
Quanto a voi, ascoltate e decidete, perche' siamo davvero davanti ad un gruppo che o si ama o si odia.
sberla54
.SCARICA MP3.
.PER L'ACQUISTO.
L'album e' acquistabile presso lo store della NoReason Records.
Prezzo: 10 euro (spedizioni incluse).
Si puo' pagare con PayPal.
.NOTA.
Sul sito della NoReason Records sulla classica e-card di presentazione del disco sono disponibili 2 pezzi in streaming ed in download: "Sparks Against Darkness" e "15 Hundred Miles For A 15 People Show".
.VIDEOCLIP.
Jet Market - Freedom Slaves
Jet Market - From Thell To The Customer (Live In Utsunomiya, Tochigi 29.03.2009)
.CONTATTI.
Home Page: https://www.jetmarket.it/
MySpace: https://www.myspace.com/deathmarket
Facebook: https://www.facebook.com/pages/Jet-Market/347474710133
Last.FM: https://www.lastfm.it/music/Jet+Market
Etichetta NoReason Records:
Home Page: https://www.noreasonrecords.com/
MySpace: https://www.myspace.com/noreasonrecords
Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100000720685887
E-mail: