Recentemente son tante le band che son spuntate suonando questo genere come CxOxSx, xZio Fasterx, xKatexMoshx e Prune Belly, non me ne vogliano gli altri, ma i Left In Ruins han di certo quel qualcosa in piu'.
I Left In Ruins nascono nell'estate del 2010 grazie a Olly (The Consequence) e Piff (Crop Circles) ed esordiscono subito con una demo distribuita (dentro i saccheti per la merda dei cani) al Fluff Fest.
Per soddisfare la vostra sete di curiosita', la suddetta demo, di tre tracce, e' stata registrata con la formazione a due: Olly alla voce e Piff alla chitarra, basso e batteria. Poco tempo dopo la formazione si completa con Yuri (Crop Circles) al basso e Leo (Congegno) alla batteria.
In breve tempo tanti live, anche in giro per l'Europa, e questo omonimo album registrato e mixato, rispettivamente, all'Anchor Studio di Piff e all'Hate Studio di Icio, mentre per le grafiche si son affidati alla rodata esperienza di Gabry (Laterraurla).
Sette pezzi, tre dei quali ("What The Fuck (Bite Your Tongue)", "B.Z. Fuck You" e "Sinking Shits") presenti anche nella demo anche se qui riarrangiati, piu' una cover riuscitissima dei Dropdead. Otto schegge impazzite di power violence con momenti piu' hardcoreggianti e brevi escursioni nello sludge per un risultato tamarro quanto basta, il tutto condito con registrazione perfetta e liriche in inglese rabbiose.
Seppur si posson riscontrare diverse influenze in gruppi power violence su tutti gli olandesi Vitamin X da una parte, e hardcore/thrashcore come Siege e Dropdead dall'altra, i Left In Ruins riescono a creare un suono originale alternando parti velocissime, connotate da riffoni pazzeschi, con stacchi in cui l'esecuzione si attenua e subentrano suoni claustrofobici e oscuri ad anticipare ripartenze fulminee.
Rompono il ghiaccio con "L.I.R." canzone manifesto del gruppo, dall'intro di basso cupo e tetro, una cinquantina di secondi lenti e ritmati prima dell'esplosione violenta e travolgente. Pensare che e' solo l'inizio.
Si prosegue con due bombe pronte a detonare: "Wait In Vain" e la brevissima "What The Fuck (Bite Your Tongue)", miglior pezzi del lotto, citando un immenso film si toccan velocita' smodate, stacchetti, assoli e riff azzeccatissimi e mai superflui; le tematiche son diverse, infatti, troviamo liriche nefaste nel primo pezzo ed incazzate nel secondo.
Tematiche incazzatissime e blasfeme in "B.Z. Fuck You" traccia schiumante odio indirizzata, senza tanti giri di parole, contro chi per un flyer ha fatto saltare un concerto; ancora una volta ineccepibile musicalmente.
Terminata l'incazzatura? Macche' ce ne e' ancora parecchia! "Redemption Song" ne e' un chiaro esempio sia nel testo che nel suono, ma i Left In Ruins si superano con "No Love", pezzo che si scaglia contro le religioni dalla partenza opprimente e lenta per poi incalzare con una ripartenza che prende a schiaffi l'ascoltatore. Sublime!
Ottima anche l'esecuzione di "Superior", velocita' e riff che non fan di certo rimpiangere la versione dei Dropdead. Chiude questi 10' abbondanti di martellante sonorita' il nichilismo di "Sinking Shits", altra prova che non sfigura affatto.
Insomma buona la prima per i Left In Ruins, gruppo che senza inventare nulla di nuovo riesce a proporre un suono dagli ottimi attributi e mai scontato.
Faran parlare parecchio di loro e non soltanto nel bel paese. Made in Italy da asporto!
Joel
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.VIDEOCLIP.
Left In Ruins - L.I.R. (Live At R.D.A. May Day, La Spezia, 09.04.2011)
Left In Ruins - L.I.R. (Live At Laterraurla Fest, Campel, 21.05.2011)
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