I G.M.C. nascono ad Andria nel 2015, dalle ceneri degli Astensione, con la line-up a quattro composta da Sylvie alla voce, Andrea alla chitarra/voce, Sermone al basso e Vincenzo alla batteria. Dopo un primo debutto dal titolo Garage Demo, registrano presso l'Hc Music Lab di Grottaglie il loro nuovo lavoro Oblivious.
Salta subito all'orecchio il grande sforzo in sala che produce un risultato di sicuro superiore rispetto al debutto, sonorita' punk hardcore che a tratti sfociano nel crust e thrashcore sempre volutamente sporche ma piu' che discrete ed una maggiore presenza della seconda voce di Andrea, caratteristica che spezza e arricchisce il pur ottimo cantato di Sylvie.
Tornando al punto di partenza, pur presentando tematiche classiche dell'hardcore con una connotazione rabbiosa, trattano per dirla con le parole dei G.M.C. "di propaganda antispecista e devoto al risveglio in un momento in cui l'annichilimento fa da padrone".
Le nove tracce si aprono con "Dentro Me", unico pezzo recuperato dalla demo precedente, sonorita' per lo piu' veloci e aggressive con voci taglienti che sono invettive contro il capitalismo. Il successivo e piu' lungo episodio dell'album "Corrosiva Misantropia" presenta connotazioni tipicamente crust con quell'alternanza costante di voci urlate, sonorita' cupe e massicce.
Attualissimo "Burattini Di Carne" contro ogni forma di nazionalismo e patriottismo che lascia spazio al primo pezzo in lingua straniera, questo giro inglese, con "In My Nightmare" che anche se perde qualche punto in impatto ed immediatezza ne guadagna in una sezione strumentale piu' corposa e massiccia.
La maggiore caratura tecnica prosegue con "Citta' Avvelenata" e "Preda", quasi un cambiamento nelle caratteristiche tecniche dei G.M.C. un po' inaspettato ma apprezzabilissimo, qui la chitarra si fa piu' presente e non disdegna riff.
In "L'Enfer A Une Furie" l'idioma francese la fa da padrona e senza stacco lascia spazio a "Hypnosis" dove torna l'inglese, due bei brani che lasciano spazio al botto finale con "La Grande Mietitrice Di Cervelli", quasi quattro minuti esplosivi, sofferenti e cupi cosi' come il testo ed il cantato di Sylvie convincente fino alla fine.
E direi che basta cosi', Oblivious promuove i G.M.C. non che ci troviamo davanti a nulla di innovativo ma di sicuro genuino e apprezzabile per chi cerca una ventata, seppur minima, di originalita' nel panorama crust/hardcore.
Joel
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G.M.C. - [2018] Oblivious
G.M.C. - [2018] Oblivious
01 - Dentro Me
02 - Corrosiva Misantropia
03 - Burattini Di Carne
04 - In My Nightmare
05 - Citta' Avvelenata
06 - Preda
07 - L'Enfer A Une Furie
08 - Hypnosis
09 - La Grande Mietitrice Di Cervelli
Dalla Puglia con furore il primo full lenght dei G.M.C. acronimo di La Grande Mietitrice Di Cervelli. La raffigurazione del nome, ben espressa dalla copertina, e' la tematica pressante del gruppo ed anche uno dei loro punti di forza racchiuso in un messaggio forte e chiaro...ma andiamo con ordine.