Dopo una quantita' non misurabile di tempo, ecco che all'orizzonte, anzi no!...ecco che sulla sinistra si staglia la dolce sagoma della Masseria Foresta e subito mi sento meglio. In qualche maniera scendo dalla macchina ed entro in casa, poi buio.
Mi risveglio sul divano in coma profondo con il pranzetto preparato da Napo, gia' in tavola. Tra l'altro, passando una settimana a Crispiano, ho maturato la convinzione che i massari prima di divenire realmente tali debbano superare un prova di alta cucina: solamente i migliori avranno la possibilita' di vivere in Masseria Foresta!
Tutta questa puttanata per dire che dai tarantini si mangia anche troppo bene. Dannati pugliesi, ne sanno una piu' del diavolo! I ragazzi qui, sono fantastici.
Napoleone, Serena, Miro, Davide, Lisa e tutti gli altri mi accolgono come se mi conoscessero da una vita; una condivisione di spazi, di idee e di affetto che mi ha fatto sentire bene come da tempo non accadeva. Essere in tanti, eppure avere il proprio comodo posto. I bambini giocano tra gli ulivi, all'aria aperta, contornati da una decina di zii. Io darei un rene per far crescere mio figlio in un posto del genere, con il sorriso sempre sul viso.
Le giornate in Masseria iniziano al mattino sotto il sole. Ogni mezz'ora una doccia fredda per mantenere una temperatura corporea decente. Ognuno si rende utile come puo'. Selvaggia, Ignazio e Mauro3 sono impegnatissimi con la serigrafia e con dei telai leggermente difficoltosi da gestire; Napo, Davide, Miro e Giovanni mettono su la zona bar praticamente dal nulla.
E' emozionante vedere il Rozz crescere giorno dopo giorno; mi rendo conto di tutta la fatica e l'impegno che i tarantini impiegano su quest'evento, su un ideale. Io passo il tempo cucinando per i lavoratori, o dando una mano in serigrafia.
L'umore e' sempre alto in Masseria; trovo in ogni momento una buona causa per sorridere, per essere felice. Riesco a sopportare il caldo, le mosche, le zanzare; mi aggiro nella cucina con incredibile agilita' cucinando anche per 20 persone...e quando mai mi e' capitato? Appunto, mai!
Ho imparato tutti i nomi dei cani e dei gatti abitanti della Foresta...per completare al 100% l'ambientazione, devo solamente piazzare la tenda in un posto iperstrategico prima di chiunque altro. Mi reco da Mauro3 (purtroppo infortunato a una gamba) e mi faccio consigliare. Eccolo! Il paradiso dell'ombra e' li'! Un angolo compreso tra due querce dove il sole non arriva mai. Si', la tenda azzurra che guardavate con invidia, ricoperta dai rami dei due alberi era proprio la mia! Odiatemi! Ahahahahahaahah!
Siamo oramai alla vigilia del Rozz. Ieri e' arrivata qui anche la mia cara amica Clara, direttamente da Riva Del Garda, pronta a portare alto l'onore del Trentino in attesa dell'arrivo dei Congegno. Io e Tarrix ci parliamo attraverso frasi di canzoni dei Semprefreski, ma siamo due casi persi noi. Come rappresentante del profondo sud, invece, e' giunta nella campagna di Crispiano Manuela (da Messina), anche lei in largo anticipo.
Il pomeriggio del 9 Agosto, sono adrenalinica oltre ogni livello.
Io, Miro e altra gente, andiamo a Urupia (per chi non lo sapesse e' una comunita anarchica fondata circa 15 anni fa) a giocare all'allegro contadino, per raccogliere pomodori, peperoni e ortaggi vari. Di roba ce n'e' davvero un sacco se si conta tutto quello che si e' ottenuto in mattinata con il recupero! Ottimo lavoro! Torniamo alla base a sera e gia' intravedo dei visi noti.
Scarico la macchina e mi dedico alle pubbliche relazioni. Da sotto una panchina ecco che vedo spuntare dei capelli biondi e delle gambette. Noto questo corpo, appartenente ad un uomo, seduto per terra con lo sguardo sperso e mi avvicino. Lo scruto meglio, noto l'orribile fascia nera che allontana la chioma dagli occhi e all'improvviso ho il lampo di genio. Un esemplare di palermitano gia' provato dalle birrette! Joeeeeeel! Saluto il mio bastardello preferito non riuscendo a credere di averlo davanti davvero. Quante maledizioni mi ha mandato nell'ultimo anno a causa della mia lentezza nello scrivere!
La bar area e' popolata: un tavolo e' vittima della Trinacria Invasion, mentre gli altri due pezzi di legno rimanenti sono occupati da ospiti occasionali, tipo me. La cena prevede frise, a prezzo popolare ovviamente, proprio come la birra e qualunque altra cosa. La serata trascorre tra chiacchiere, magliette di Punk4free in dono e cazzate varie. Passo parecchio tempo al bar con Napo, che e' divenuta oramai la mia mascotte. Lui e il suo adorato rap francese.
Le luci si spengono e il vento e' ostinato a soffiare alla velocita' che desidera. La tenda mi sta stretta e resto a vedere l'alba con Libera e Lupin (due bei cagnoni) di fronte il forno a legna. Questa e' l'ora in cui il tardi e il presto collimano. Buonanotte, sono le 6 del mattino.

Rozz Fest #5 Dissest Chaos HC Benefit Fest

[Venerdi' 10] Il cono d'ombra sovrastante il mio alloggio consente a me e alla mia adorata coinquilina di ronfare fino all'una e mezza. Con gli occhi ancora cespugliosi mi aggiro in costume per il bar cercando degli zuccheri. Avrei bisogno di una doccia, ma ho ancora troppo sonno per gettarmi in pasto a dell'acqua gelata. Vagando come una gallina persa becco i Distemper, giunti in Masseria oramai da ore. Provengono da un viaggio a dir poco infernale, qualcosa come 12 ore di pullman: Genova-Taranto. Poveri piccoli, giunti nel profondo sud senza sonno, tenda e solamente con un materassino bucato!
Il pomeriggio trascorre a rilento.
I writer stanno mettendo a nuovo le pareti di una corte interna dello stabile e io cerco di scrivere le domande per l'intervista che conto di fare ai genovesi Distemper, a fine serata. Joel e' disteso sul tavolo accompagnato dal settimo bicchiere di birra. Porro lo scruta dalla giusta distanza di sicurezza. Sono le tre. Riuscira' il nostro eroe a bere altre tre medie entro le quattro? Ve lo dico io: no. Da comunque grandi soddisfazioni, grazie alla sua perseveranza e ostinazione. Sono sicura che il prossimo anno, con mesi e mesi di serio allenamento, fara' di meglio.
Il campeggio si riempie e tra una schitarrata e l'altra arriva il crepuscolo. Per cena dell'ottimo seitan e verdure, piu' pane fatto a forno a legna. Inoltre, i nostri cari massari, temendo improvvisi attacchi di fame chimica, sfornano teglie su teglie di favolose focacce. Tutto rigorosamente vegano! Tutti gradiscono il cibo e le cuoche sono ricoperte dai complimenti.
Finalmente e' giunge anche il mio momento. I gruppi iniziano e mi metto all'opera con la fotografia. Una doppietta tutta siciliana apre il Rozz.
I primi sono gli F.U.G., seguiti dai fortissimi Shock Troopers (per interderci, quelli con il batterista dei Feccia Tricolore e dei Caino).
Terzi, coloro che presto si daranno al metal 666 e all'emo contemporaneamente, i Distemper. Andrea e' in grande forma, l'ultima volta che l'avevo visto aveva un braccio ingessato. Jay, dalla postazione batteria, e' concentrato nel mettersi in posa alla vista del flash. Un live che lascia tutti soddisfatti e in ogni caso poi giudicherete voi stessi, dato che Joel, smaltiti i litri di birra, prende il mano la telecamera e decide di fare qualcosa di utile.
Il 10 Agosto del Rozz ha una scaletta ridotta a causa della defezione di Memory e Polpo Polpo e cosi', sul palco, sale l'ultima band.
SxFxCx. 15 o piu' anni di hardcore, la storia di Taranto in pratica. Come definirli? Una bomba. Escogito un piano d'attacco per poter godere al 100% del live. Qualche scatto qua e la' e poi bordello. Mi coordino con Tarrix che e' stato scelto come mio sollevatore ufficiale. Al mio segnale parte lo stage diving! Ho riportato varie ammaccature di guerra ma direi proprio che ne e' valsa la pena.
La polvere che si alza, la folla che esplode e irrompe sui microfoni. Un finale col botto.
Eppure, non e' corretto parlare di finale. La trash dove la lasciamo? Io e Paska ci impadroniamo della pista, salendo sulla oramai immancabile panchina-cubo. Chi esce vivo da questa serata e' fortunato.
Sono sfinita e cado inerme su una sedia, dietro la postazione ticket. In men che non si dica mi appisolo, tale da sembrare una carcassa di animale accasciata. I piu' simpatici mi stuzzicano impendendomi di dormire (dannati me la pagherete!); sono obbligata a ritirarmi nel mio paradiso sottratto ai raggi solari. Sucate, sono le cinque del mattino e domani il caldo non mi fara' svegliare alle 10!

[Sabato 11] Quando apro gli occhi sono le due del pomeriggio. L'odore del ragu' al seitan mi porta fuori dalla tenda, dritta dritta alla postazione bar. I siciliani occupano sempre lo stesso tavolo, anzi probabilmente durante la notte lo nascondono in maniera tale da difenderne la proprieta'; Clara dorme ancora, mentre Luca e Jay dei Distemper vegetano davanti il buon piatto di pasta. Andrea, voce e chitarra del trio, ripartira' tra poco per la Liguria. La scorsa notte, si e' anche trovata la forza di registrare questa dannata intervista al power trio genovese, tutti stipati nella sala prove della Masseria. Presto la troverete pubblicata su questo sporco portale! Un susseguirsi di botta e risposta davvero avvincente, dove non solo si parla di musica, ma anche di droga ed escort! (storia lunga, vero Luca?).
Passo il pomeriggio a fare compagnia a Napo e Mauro al bar. Nel pomeriggio si attiva anche il laboratorio di serigrafia. I telai hanno svolto in maniera ottimale il proprio lavoro e con la dovuta pazienza ognuno ottiene la stampa che desidera. Per la serie la gatta furiosa fece i figli ciechi sputtano la serigrafia realizzata sul mio top...perche' farla asciugare??? Indossiamolo subito! Vabbe', non seguite il mio esempio.
Ancora una volta ora di cena. Visto come vola il tempo?! Non chiedetemi cosa sia previsto dal menu'; ho deciso che mi nutriro' di focacce finche' le scorte non termineranno: l'unica cosa di cui sono certa e' che qualunque cosa esca da quelle cucine sicuramente sara' ottima! Quindi, police in su once again!
Clara ed i Congegno sbirrettano allegramente, giusto per prendere la carica adatta per sostenere il tour de force composto da cinque band. Prima di cominciare le danze vere e proprie ecco che quei birbantelli di Valentina e Luca mi giocano uno scherzetto niente male. "Preparati, alle 21 in punto suoni al Bar."
Durante la settimana ho spesso strimpellato alla chitarra, ma non pensavo che tutto questo mi avrebbe portato a una esibizione ufficiale. Nei pressi dello spillature della birra compaiono fogli bianchi con su scritto "Ore 21, Live acustico di Francesca". Oddio sono morta! Pietro mi presta la chitarra, mentre Ignazio prepara la postazione. Brano dopo brano, snocciolo la scaletta, indugiando di tanto in tanto sull'espressione degli ascoltatori per tentare di leggere qualcosa nei loro occhi. A esibizione terminata scarico l'adrenalina con una sigaretta totalmente guadagnata e rimango piacevolmente colpita dai complimenti che qualcuno si azzarda a fare. Come debutto direi che posso ritenermi piu' che soddisfatta!
Mettiamo da parte, pero', le luci soffuse e le melodie orecchiabili! Diamoci dentro di hc! Reduce dal mio primo concerto acustico sono sfinita e me la dormo allegramente durante tutto il live del primo gruppo! Diocane, scusatemi Maleverme, scusatemi! L'ira del divino supermo hc si abbattera' su di me, e' solo questione di tempo! Per fortuna, Santa Clara da Riva del Garda mi sveglia, annusando la malaparata nell'aria. "Nana diocane, non puoi perderti i Congegno!"
Ecco perche' amo questa donna, sa sempre come motivarmi. Mi alzo con fatica, ma riesco a trascinarmi sino all'area concerti, 20 minuti di inferno made in Trentino. Che bomba ragazzi, vabe' ma tanto con loro si andava sul sicuro.
Con l'adrenalina ancora in corpo attendo l'esibizione dei Loscos'. A grande richiesta il featuring di Paska che, animale da stage (diving) quale e', cantera' con i Loschi, tutti i pezzi dello split realizzato con i Violent Minority. Putiferio scatenato anche dai salentini.
Spendo due parole sull'esibizione di Paskarcione. Maglietta e shorts impolverati, ciabatte e tanta viulenza. Come aizza lui le folle, pochi sono in grado di farlo!
E da i local heros del Lecce HC, passiamo ai beniamini della Masseria.
Gli Hobophobic. Tarrix e' sempre sotto al palco, ci teniamo in contatto visivo. Sa che avro' bisogno delle sue braccia anche durante questo live. Tuffi pericolosi in arrivo! Scattate le foto di rito, perdo ogni dignita' e scateno ogni parte di me.
Vorrei trasmettervi il calore che si sprigiona dalle persone che all'unisono cantano tutti le stesse parole, vorrei saper descrivere gli occhi colmi di ricordi e di amore per quello che stanno urlando, ma non credo di esserne capace. Tutto cio' mi emoziona piu' di ogni altra cosa e durante gli Hobophobic l'atmosfera e' questa, ovunque io volga lo sguardo.
Non e' diversa la situazione durante la folle esibizione degli Affluente. Il biondo caso umano e' presente oramai da ore. Allieta il concerto con movenze sinuose e sensuali danze, condendo il tutto con invasioni di palco poco gradite. Adesso la situazione e' fuori controllo.
Gli Affluente suonano con circa una dozzina di gente accanto loro; ci si spintona, rubiamo il microfono a Juri o a Pierino e mentre urliamo "segnato a dito ovuuuunque, segnato a dito ovuuuunque" ci abbracciamo, in preda ad una strana felicita', inspiegabile.
La scaletta ufficiale si conclude con "Bandiera Nera" ma per gentile concessione ci regalano un ultimo pezzo. Ecco che parte "Proprieta' Del Governo". Le ultime riserve di energia se ne vanno e dopo che la chitarra suona la nota finale, mi lascio cadere frastornata su una sedia.
Il tempo vola e mi rendo conto di non aver dato nemmeno una occhiata alle distro. Le luci del palco si spengono, per l'ultima volta, almeno per quest'estate e gia' sono triste. A salvarmi dalla presamalanza arriva la trash, con annesso karaoke. Paska e' il vocalist della serata, memorabile la mia performance canora sulle note di "Mi Vendo" di Renato Zero, aiutata da una Selvaggia non proprio nel pieno delle sue facolta'. Tre minuti di disagio.
Io la finirei qui. Si in maniera brusca, senza una conclusione degna di un tema di italiano da 8.
Non voglio scrivere della mia partenza dalla Masseria e delle lacrime che ho versato come una bambina in fasce. Quello che c'era da dire e' stato scritto, eppure sento che manca qualcosa. Se non ci siete stati, non potete capire. Il prossimo anno, veniteci in Puglia.
Nana

.FOTO.

.NOTA.
Quante pagine di note scrivero'? Sticazzi, chi non ha voglia di leggerle che si fotta! (Sicuramente ho scordato tantissime cose nel report.)
Innanzitutto inizio con il ringraziare:
  • Tarrix, per avermi portato in Masseria e per tutto quello che ha fatto per me;
  • Napoleone, che con la sua simpatia e i suoi occhi buoni mi ha strappato sempre un sorriso;
  • Mauro3 per i favolosi cd anni 70 ascoltati in cucina;
  • Serena, Davide, Miro, Giorgia, Lisa per avermi fatto passare giornate meravigliose;
  • Luca e Valentina per aver organizzato il primo live di N.A.N.A. in assoluto;
  • tutti gli Hobophobic, gli SxFxCx, Selvaggia, Ignazio, Maurino, Fabiana, Valentina, Soffietto, Metallo, Giovanni, Diego, Alessia e Pizzinguillo per tutto quello che fanno ogni giorno, insieme agli altri, per portare avanti una realta' cosi' importante, intrisa di autogestione, sincerita' e liberta';
  • Adri, di cui ho perso le tracce a meta' serata;
  • Manuela per la sua dolcezza e la sua delicatezza;
  • la mia Claretta, che mi ha sopportato anche stavolta;
  • Joel, per essere un buon ascoltatore oltre che un maniaco della precisione.
  • In ultimo mando un bacio a Samuele, Simone e Milo, i tre giovani punk piu' belli che abbia mai visto!
Lo spirito continua e la Masseria Foresta ne e' la prova vivente.