Voglio iniziare dicendo che ormai NoReason Records in Italia e' sinonimo di hardcore melodico, fresco, nuovo e da ogni parte del mondo; mi chiedo che fine abbiano fatto le altre realta' e gli altri gruppi HCM del nostro paese. Perche' nessuno suona piu' questo genere, senza imputtanirlo? Io non so suonare niente senno' mi ci metterei dietro, giusto per "la causa". Giuro.
Credetemi.
Divagazioni a parte, ai primi ascolti, in auto o in sottofondo a qualcosa da fare, questi Argetti non mi avevano entusiasmato granche': "Ecco un altro gruppo HCM con la tecnica ma senza anima" avevo pensato. In realta', ascoltandoli con attenzione, mi sono accorto di essermi sbagliato, come mi capita spesso di fare. Questi ragazzi di Vicenza ne hanno di spinta!
Innanzitutto, se non l'avessi letto su booklet del cd, non mi sarei mai reso conto che i quattro sono nostri compatrioti e non piuttosto californiani o di qualsiasi altro posto al di la' dell'oceano. La pronuncia e' ottima, per nulla maccheronica e decisamente superiore alle prove di molti altri italiani che decidono (non capiro' mai perche') di cantare in inglese. Anche il timbro del cantante, Guido, e' convincente: alto, stridente come da tradizione del genere ma allo stesso tempo credibile ed adulto, in certi frangenti molto accattivante, quasi rock'n'roll.
Per giocare come sempre al dottor Frankenstein, questi Argetti mi sembrano un ibrido fra i bolognesi Forty Winks, certi Question Marks e sbilanciandomi forse anche i primi Meanwhile, il tutto rimescolato con un po' di sole, di surf, qualche tupa-tupa in piu' e qualche coretto in meno. O almeno questo e' cio' che fanno venire in mente a me.
L'album nel suo insieme e' molto melodico, non perche' sfoci verso l'emo-core o verso le ballate frignone, ma perche' mantiene sempre delle tinte chiare, molto cantato, con una struttura meno spianata e monotona del solito; ovviamente non ricreano il genere ma qualche bella invenzione riescono a tirarla fuori dalle loro corde.
Come stavo dicendo, questo "Flags Of Karma", che rappresenta il secondo lavoro della band dopo "In My Shoes" del 2005, e' decisamente ascoltabile e godibile, quasi "positive", e ne sono la prova certi riff di chitarra e certe strofe vocali che ti si piantano in testa dopo pochissimi ascolti; lo so, e' una cosa che si dice spesso, ma in questo caso e' veramente una sensazione differente e particolare, soprattutto per un album hardcore melodico. Il brano che piu' sto apprezzando di tutto il cd e' sicuramente "Brand New Day (Charlie B)", bello tirato con quel suo "Step Down!" iniziale, molto Rise Against o Strike Anywhere, che poi sfocia in un ritornello dalla chitarra quasi "a campanella", accelerato, un po' tamarro. Bello, decisamente bello. "Perfect Summer" gli somiglia molto, anche se ha un po' piu' di quel "surf" che dicevo anche prima; molto estiva, molto "mojito e birra su una cadillac", giusto per darvi l'idea. In "All The Seconds In A Century" i quattro vicentini tirano fuori tutto il pop-punk di cui sono capaci, con qualche stacco lento, basso e batteria, molto malinconico, un altro ritornello fin troppo orecchiabile e la voce di Guido a tenerti sempre la testa su. Un altro pezzo che mi sono ritrovato a canticchiare alla mattina presto, dopo qualche giro nell'ipod, e' "Steps": lo stile si distacca poco da quello degli altri brani, restando sulla linea piu' spensierata, semplice ed altalenante con un po' di feedback strumentale alla fine e con quel maledetto "Now i try // Try to find the words to describe // All your different faces and smile // Your names impressed on our hearts" che e' veramente troppo troppo "catchy" per cavarselo dalla testa.
Per il resto mi risulta difficile scegliere altri brani da preferire tra i 12 totali (ok, dai, non e' vero, butto li "The One" e "Richard Got A Blue Volvo") perche' il disco e' tutto sullo stesso livello, dall'inizio alla fine; le tracce si somigliano molto, il che forse e' un difetto ma piu' probabilmente e' una caratteristica intrinseca del genere che difficilmente potra' mutare. L'atmosfera che si respira e' sempre la stessa, quella che vi ho gia' descritto, a meta' fra spiagge californiane, drink ghiacciati, qualche viaggetto in macchina e sicuramente un casino di sole, e tutto questo e' senza dubbio il pregio maggiore del disco: la sua connotazione, cio' che e' in grado di trasmettere a livello visivo piu' che sonoro, cio' che ti sa far respirare, dove riesce a convincerti di essere, almeno per qualche momento.
Questo "Flags Of Karma" esce oggi (26.09.2008) in Italia, Germania, Austria, Inghilterra e Canada; costa solo 10 euro e potrete ordinarlo sullo Store Online della NoReason Records e pagarlo con PayPal, cosi' non avrete neanche bisogno di spostare il sedere dalla sedia. Se volete un'anteprima ascoltate la solita ecard con qualche brano in streaming o fatevi un giro sul myspace del gruppo.
Concludendo, gli Argetti non sono sicuramente il gruppo hardcore melodico piu' hardcore che io abbia sentito nell'ultimo periodo, il che solitamente mi avrebbe fatto storcere il naso, pero' sono originali, capaci, quantomeno hanno una motivazione per esistere, un loro spazio nella "scena".
Dategli una chance, non siate noiosi...
sberla54

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Il cd si puo' acquistare dallo store della NoReason Records.
Prezzo: 10 euro (spedizioni incluse).

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Argetti - Raging Sea (Live)

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