Si può vivere a lungo raggio con il fiato in corto circuito, si può condurre una vita senza dover affrontare le maree del morire sotto il sole doloso del capitale.
![LOIA - [2015] Nodo Alla Gola](/images/reviews/loia_-_nodo_alla_gola.jpg)
Su questa basica predisposizione la controcultura underground, da sempre si è fatta motore matrice nel voler costruire nuovi confini comuni a tutti - la salvaguardia degli spazi pubblici, il sostentamento senza paraculaggine, il trovarsi accanto in una matassa collettiva. Negli anni '80 fu importante creare nuovi confini per rovesciare restrizioni socio/politiche ed anche musicali. Dopo il punk '77, andava proliferandosi un malcontento generale, assorbito da quella generazione, il circuito controculturale italiano e non indosso il punk hardcore, come vestito dimensionale pieno di fascino e di messaggi diretti nelle gengive.
La scuola dei Negazione, dei Wretched ha cullato generazioni di giovani e meno giovani realtà alla ricerca della propria espressività. Figli della stessa rabbia e della stessa fame di far sentire la propria voce, cullati sotto il sole del Granducato Hardcore, dei CCM i LOIA - sono i protagonisti di questa piccola grande monografia, quelli studiati l'avrebbero chiamata monografia, io la vedo più come una retrospettiva in punta di piedi ma col coltello tra i denti.
Di belle speranze ed ardita attitudine a vomitare rabbia contro il disagio della Firenze rurale, fiera di oltranziste dinamiche e perbenista con gli occhi foderati di prosciutto - hanno alle spalle una carriera decennale - vissuto varie vite - bruciato fenici e vedersi rinati nel corso degli anni.

Il materiale dei LOIA è una molotov affogata in una permuta sonora marcata, tratteggiata come corda ed aculeo in una sorta di coreografico messaggio essenziale nel lavoro di scrittura dei testi e del artwork proposto. Rispettivamente Coito Negato (dietro cui si cela Stefano, riffmaker dei LOIA) che attraverso un lavoro di linee, forme disegna come aerografo fotonico riuscendo ad asportarare tutto il magma sonoro e concettuale del gruppo. Pertanto l'unione con i testi di Andrea (cantante del gruppo) una missiva antologica tra la scuola di Heidegger sulla critica industriale e sociale e una tendenza a esprimere la violenza silenziosa del menefreghismo in parole ed accenti, unito alle eulogie dei bassi e dei blast costruiscono la corteccia stratificata ed ineluttabile dei LOIA.
In questo senso la loro produzione discografica che si imbeve sempre di libertà espressiva di attitudine verso l'autoproduzione, una necessità vocazione a costruire, voluta o meno, di un involucro similare, come un processo fotosintetico - un processo di individuazione estatica.
Nodo Alla Gola - primo lavoro uscito nel 2017 per una cospirazione di label indipendenti è un chiodo nella cornea assuefatta dei mali moderni - sul lato sonoro è una motosega di atmosfere punk hardcore/blackned crust viscerale e violaceo una misticanza tra rabbia ed urgenza.
![LOIA - [2024] L'Alba Della Preda](/images/reviews/loia_-_lalba_della_preda.jpg)
Cosa bolle in pentola chi può dirlo!
Ma in questa estate cannibale e afosa abbiamo l'occasione di ascoltare di nuovo la loro produzione.
Veraci e letali - contro lo scolo dei detriti del capitale.
Saluti dalla capitale del male.
Ms_Antrophy
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