Cavalchiamo lotte contro mulini a vento per le cazzate, e si resta assertivi nel nostro piccolo microcosmo e le sue piccole grandi problematiche. Per colpa di una confusione mediatica ed esistenziale che perdura da generazioni - l'uomo si è lasciato descrivere da governi fasulli - da folletti col ghigno e con le peggiori intenzioni. Una resa incondizionata colma di paura e quel senso di frustrazione sul proprio avvenire che genera in noi sentimenti contrastanti partoriti da una madre che sfama i propri figli col veleno dell'odio verso il diverso.
Verso qualcuno decide che è cosa giusta denigrare chiunque faccia fatica in questa putrida vita, a Vivere, ad arrivare a fine giorno senza avere il benché minimo sentimento di soddisfazione verso qualsiasi cosa. Bisognerebbe scegliere cosa odiare senza essere trascinato dalle parole di egoici contrabbandieri di finte verità.
Iniziando nel nostro piccolo a dire no a tutte quelle situazioni di merda, relazionali, socio politiche e quotidiane. Dove il nostro vivere è diventato un campo minato - una roulette russa verso il baratro.
Demo 2024 - dei romani Casus Belli espone attraverso 5 tracce per meno di 15 minuti il dissenso totale per tutto ciò che attorno vediamo e ci nausea, ci disgusta fino a provocare in noi una miccia di reazione. Dalla locuzione latina Casus Belli - che ha il significato d'azione detonatrice per scatenare una lotta collettiva, il gruppo romano disarma ogni vessazione socio-politica attraverso il rumore, in questo caso scegliendo come dimensione espressiva uno street punk marcato di odio, rabbia hardcore e di grandi verità.
La demo è la loro opera prima e come tutte le opere prime ha intriso dentro di sé tutte le migliori esternazioni libertarie che il gruppo ha intenzione di esprimere. Sin dall'apripista "Non Mi Hai Comprato" dimostrano di avere i colpi in canna ed i mezzi giusti per andare diretti al punto senza girarci attorno: una scheggia corrosiva street punk/hardcore - secca ed arrabbiata costruita su riff guerrafondai e batteria andante. L'estremo impulso di lotta e di rabbia consapevole è esternata dalla voce, che vomita le parole come proiettili, il doppio cantato rende il tutto molto galvanizzato e imponente. I ragazzi non le mandano di certo a dire, non c'è confusione nei mezzi usati e tanto meno dove vogliono andare a incidere, urlato e corale come tradizione street punk vuole, è un disco che mostra una struttura compositiva incalzante e testi in lingua madre diretti come un frammento insolente in un occhio.
Brani come "Pensa", valgono da soli tutto il disco: un pezzo che inizia con un trascinante riff thrash che apre ad un brano lucido e diretto. Una fusione di coralità graffiante e rabbia consapevole. O "Frammenti" che chiude il disco in tutta la sua veemenza ed indistinta rabbia messa dentro un cantato massiccio e corale ed una sezione strumentale spedita, senza virgolettismi o noiosi refrain.
Figli di Roma, e della sua usurpazione urbanistica, portano con sé la testimonianza che tutto parte da una goccia per formare un oceano. Riuscendo a mostrarsi fieri e diretti contro una sistematica collettività che continua a parlare di rivoluzione si, ma che, se non riesce a portarla nella nostra piccola vita, di tutti giorni - così non serve ad un cazzo.
Un disco e gruppo che promette molto bene.
Ms_Antrophy

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.TRACKLIST.
01 - Non Mi Hai Comprato
02 - Non Tornera'
03 - Pensa
04 - Tempo Perso
05 - Frammenti

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