La Strada (di Fabio Moglia)
Mio padre era un comunista.
Un comunista di quelli veri. Di quelli che non esistono piu'.
Mi ha chiamato Tiberio perche' sotto di lui hanno ammazzato Gesu'.
Diceva che dietro ogni ricchezza ci sgocciola del sangue, e che quei cazzo di preti ci avevano rincoglioniti con lo spirito santo per tenerci mansueti, prostrati, schiavi docili e inermi.
Odiava il PCI, - PERCHE' HA FOTTUTO LA RESISTENZA! - diceva - E NON CI SONO CAZZI CHE E' STATO TOGLIATTI A SDOGANARE I FASCISTI!
Ho Avuto Un Incubo: M'e' Apparso Bevilacqua (di Gordiano Lupi)
Tratto dal libro "Velina O Calciatore, Altro Che Scrittore!" (Historica)
Noi gente che si scrive sogniamo le cose piu' strane, ormai si sa che mica siamo tanto rifiniti.
A me per esempio mi capita che la notte mi prendono i dubbi sulle cose da fare, sulla vita, sul tempo perduto. Mi sveglio e ricerco vecchi libri di tempi lontani, polverosi manuali del liceo lasciati su qualche asse malferma d'una cantina. Magari mi commuovo se leggo Ricordi di scuola di Maurizio Mosca e penso che il mondo di quella letteratura mica era lo stesso di oggi.
Apro a caso le pagine di Paura e tristezza, pauroso romanzo d'amore d'un Cassola prima maniera, e mi vengono a mente un sacco di cose legate a quel libro. La scuola, una gita, un giorno sul mare, pomeriggi in solitudine sfogliando quelle pagine ingiallite. E i volumi di Moravia uno accanto all'altro che un giorno dovro' rileggere, mi piacevano cosi' tanto a quei tempi la', pure La vita interiore che c'ho visto anche il film.
Mimma (In Memoria di Irma Bandiera, Partigiana ed Eroina) (di Fabio Moglia)
In memoria di Irma Bandiera, partigiana ed eroina.
Nome di battaglia: Mimma.
Bologna, 8/04/1915 - 14/08/1944
"Passeranno i morti, ma resteranno i sogni" - sussurro' Mimma.
I due camerata fascisti la trascinarono nel mezzo della strada, in modo che dalla casa si potesse vedere bene.
Il piu' giovane la prese da dietro, avvinghiandole il collo con un braccio.
Lei aveva le mani legate e non riusciva a muoverle.
Nonostante le torture di quegli interminabili giorni era ancora lucida, ma non oppose resistenza.
"Li' ci sono i tuoi genitori" - le disse l'ufficiale del plotone - non li vedrai piu', se non parli".
"Passeranno i morti, ma resteranno i sogni", sussurro' ancora Mimma.
Come una litania, lo ripeteva continuamente. Ed era un sollievo, rinnovato ogni volta.
La Croce Sul Simbolo (di Alessandra Daniele)
https://www.carmillaonline.com/archives/2013/03/004652.html
Carmilla On Line - Letteratura, immaginario e cultura di opposizione
E Ponzio Pilato chiese alla folla
- Volete Gesu' o Barabba?
La folla rispose - Locusto!
E Ponzio Pilato disse
- Eh?
- Vogliamo Locusto!
- Ma non e' uno dei condannati a morte - obietto' Pilato.
- Appunto! - Grido' la folla - Basta coi condannati a morte, vogliamo gente onesta!
E Gesu' disse a Barabba
- Questi non hanno capito come funziona.
- Hanno capito - rispose Barabba - e' che sono stronzi. Vogliono farci crocifiggere tutti e due.
Jack (di Esala L'Ultimo Respiro)
9 Dicembre 2010
Onestamente quella notte faceva parecchio freddo cazzo! Uscito di casa tardi non potevo certo pretendere che i venditori di alcool-al-banco potessero essere aperti per me. Mi sedetti in piazzetta su una panchina, il vento gelido in quel posto era praticamente inesistente, quindi riuscire a scolare la mia riserva, senza particolari fastidi, non fu' un impresa.
Mentre traccanavo un po' di brucia budella venni scosso da un "salve!" onestamente rimasi sorpreso nel sapere che al mio fianco c'era qualcuno seduto senza essermi accorto minimamente del suo arrivo, non vi sto' a spiegare un cazzo su come la piazza era fatta ma ero messo in una posizione che se fosse passato anche un gatto di sopiatto lo avrei visto, ma l'alcool bruciava forte, dentro me e nella testa, che la sorpresa iniziale, onestamente, svani' in men che non si dica.
The Walking Christmas (di Alessandra Daniele)
https://www.carmillaonline.com/archives/2012/12/004554.html
Carmilla On Line - Letteratura, immaginario e cultura di opposizione
Mi sveglio di colpo.
Il cadavere mi fissa con occhi spenti, gelatinosi.
Apre lentamente le mascelle scarnificate.
Allungo la mano alla ricerca della mia katana.
Mi ricordo che non ho una katana.
Afferro una stecca di torrone.
Il cadavere parla.
- Sono lo Zombie del Natale Presente.
- Ma... non era "il Fantasma"?
Il cadavere sbuffa, sputando una manciata di denti marrone.
- Ghost Whisperer e' stato cancellato, The Walking Dead fa dieci milioni di audience e 5.4 di rating. Quindi mi sono riqualificato. Sono lo Zombie del Natale Presente.
- Ma gli zombie non parlano.
Prosit (di Claudio Delicato)
https://www.ciclofrenia.it/2012/12/07/prosit/
Ciclofrenia
Le casse del Mastro Titta vomitano la solita The power nella versione degli H-Blockx a volumi impossibili mentre tutti insieme leviamo il sesto Blue Label, urliamo "prosit!" impattando i bicchieri, li sbattiamo sul tavolo facendo cadere un buon terzo di whisky e ce lo scoliamo alla goccia. Antonello tira sul col naso, sputa nel posacenere una chiazza di catarro giallastro spargendo cenere sui nostri cellulari, bestemmia e si accende una Marlboro rossa.
Nessuno Lasci Lo Spallanzani (di Claudio Delicato)
https://www.ciclofrenia.it/2012/10/31/nessuno-lasci-lo-spallanzani-disponibile-in-free-download/
Ciclofrenia
"Una mattina si era svegliato e aveva trovato una grossa pantegana rosicchiare frenetica i suoi pasti del giorno; l'aveva inseguita per tutta la stanza, poi finalmente era riuscito a bloccarla con un piede.
Gli aveva stretto la testa nella mano destra, aveva visto i suoi occhi gonfiarsi fino a uscire dalle orbite e il cervello spappolarsi tra le sue dita, impastato nelle minuscole ossa della scatola cranica.
Si era ripulito come poteva con le lenzuola di Vincenzo Lombardi. Poi aveva mangiato il cibo sgranocchiato dal topo: quell'odore nauseabondo di fogna lo fece vomitare accanto al letto.
Nessuno venne mai a pulire quella chiazza di vomito"
Lettere Dall'Inferno Volume 1 (di Dirty Dave)
Un Barbone Sul Letto Di Morte
Lontane luci di questo lurido Natale che non ci appartiene, a me ed al mio vecchio Bill.
Luci che mi strizzano l'occhio da lontano mentre mi attacco al cartone del vino rancido...festeggiamo cosi' io e Bill, io col vino scadente e lui con un osso scarnificato da tempo e dal sapor di merda...come il mio vino.
In stracci puzzolenti a brindar alle stelle nascoste, fioche ed intimidite da alberi dominanti, fatiscenti e luminescenti dai quali eredito solo le mie belle grosse palle rosse ciondolanti, piene non di doni ma di stanchezza.
Una grattata a questo fardello, gonfiogonfio, sperando che esploda ed io con esso.
La notte gelida mi taglia la faccia butterata come lama di falce, seduto a terra schiena al muro mi scaldo con le braccia, mi abbraccio, mi do gli auguri e mi mando affanculo da solo.
Bill mi tiene al caldo i piedi col suo manto pulcioso e putrido...la cosa piu' cara che ho.
Un'Insolita Giornata Dietro Al Bancone (di Mario Bianchi)
https://www.facebook.com/bullet.trotter
L'ennesima tazzina di caffe' da asciugare: sono le 20 e il sole sta tramontando. Accendo la televisione in muto e metto sul piatto un disco di Elvis. Ad un tratto scorgo dalla finestra una Cadillac bianca che sta parcheggiando davanti al mio bar. Escono dall'auto due tizi alquanto strani: indossano completi anni '50 e sfoggiano due sorrisi pieni di energia. I tizi raggiungono il bancone e chiedono due coke con ghiaccio. Dicono di essere musicisti. Quello di colore e' vestito di grigio e suona la chitarra mentre l'altro, biondo come un divo hollywoodiano, indossa un abito rosso ed e' un pianista.
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