La Luce Della Speranza (di Marco Candida)
Forse ho cominciato a fabbricare pannelli solari perche' mio zio fabbricava croci. In effetti, deve essere stato soprattutto per le parole che mio zio amava ripetermi mentre mi parlava del suo mestiere di fabbricatore di croci che io poi una decina d'anni piu' tardi devo aver tirato su l'impresa dei pannelli solari.
Mio zio si chiamava Arsenio. Abitava nel paesino dove Nietzsche sarebbe poi diventato matto, o forse dove trascorse solo qualche periodo della sua vita, e dove butto' giu' qualche pagina delle sue. Non so bene. In ogni caso qui mio zio aveva una grande rimessa dove fabbricava le sue croci. Diceva di avere un buon mercato nelle chiese di almeno otto quartieri di Genova e di alcuni paesi vicini. Poi tirava su qualche soldo vendendo ai fedeli di una serie di parrocchie. In effetti zio Arsenio non aveva il problema di mantenere una famiglia e se e' per questo nemmeno una sposa malmostosa. Era un tipo alquanto solitario e assai devoto. Mi diceva sempre che a lui piaceva fabbricare croci perche' le croci non sono un oggetto vero e proprio. Una sedia a dondolo e' un oggetto. Un tavolo e' un oggetto. Una spada. Persino una bambola e' un oggetto vero e proprio. Li prendi e li usi.
Mi Drogo Sono Disperato (di Ciro Campajola)
Mi drogo sono disperato.
Hai un problema curati
Ho un problema?
No mi drogo
ma non e' questo il mio problema.
Curati mettici buona volonta'.
Ma non e' questo il mio problema
la teoria la conosco a memoria
vorrei sapere solo come
e dove curarmi.
No non parlarmi di volonta'
parlami di possibilita'
ma com'e' che non ti capisco?
Sicuro che parli la mia lingua
io capisco solo CURATI
me la daresti una mano?
Plexiglass (di Eliana)
"La vuota impotenza che s'insinua, prima come una quasi impercettibile perdita d'acqua da un tubo troppo corrotto dagli anni, poi come un fiume in piena che ingoia bulimico tutto cio' che incontra. Ecco, quel senso di rabbia feroce e incontrollabile, quando e' patologicamente frustrato in uno sbilenco sorriso formale, quel senso li' sa darti la piu' profonda infelicita'. A cosa porti poi quest'introduzione penosa, e' ancora piu' tristemente insoluto. La realta' e' che sto cercando di far uscire qualcosa, e ho pensato di farlo cosi', di piangerlo su una pagina bianca e immacolata, deturpandola e guastandola col mio mal di vivere..."
Quando trovai in camera sua questo benedetto (ma sarebbe piu' consono definirlo maledetto) quaderno, aperto su una pagina bianca che forse poi ha deciso di non violare piu' coi suoi pensieri, devo dire che non riuscii a sorprendermi fino in fondo. Carlo era mio fratello.
Amici Miei (di 69 Giri)
https://www.mysecretdiary.it/racconti/comesalesulleferiteaperte.htm
My Secret Diary
Sono a casa mia, stesa a letto a pancia in giu', con la testa sul cuscino.
Fisso la porta scorrevole in legno senza un reale motivo. Provo a chiudere gli occhi, a dormire, ma non riesco. Cosi' li riapro, con gli occhi vago per la stanza buia, cerco di riconoscerne i contorni.
Johnny (di Eliana)
Ormai era una consuetudine, era come se fossero di famiglia, potevo quasi dire di conoscerli come le mie tasche.
"Perche' te sei un vagabondo!!"
"Ma ci vai in culo eh!"
"Ma ti rendi conto che hai quasi 30 anni e dormi sempre fino a mezzogiorno! Eh che cazzo! Ma poi che figura mi fai fare con Marcello! Questa e' l'ultima volta che mi ci fai fare la solita figura di merda!"
"Ma cosa rompi i coglioni? Ci sono andato a lavorare ieri, stamani non mi sono svegliato ok, ma tanto mi pagano uguale anche se non ci vado a quella rottura lavoro!"
"Io non so piu' che fare con te, le ho provate tutte e a te non te ne puo' fregare di meno. Sai cosa? Te sei un cretino, e io son piu' cretino di te che ti do retta."
Amici Miei (di 69 Giri)
https://www.69giri.it/2012/02/11/amici-miei/
69 Giri
Del perche' il trombamico e' una stronzata.
Partiamo da un presupposto: io a questa cosa non ho mai creduto.
La prima volta che ho sentito la parola "trombamico" (nel caso specifico era "trombamica") fu durante un pranzo di lavoro con un collega, sei anni fa.
Scoppiai a ridere "Be', lei ne sara' felice", il collega tutto sicuro disse "Non e' una battuta, e' cosi', lei lo sa, e' un patto. Siamo amici e facciamo sesso" "MA PER FAVORE! Non e' possibile" "Che cosa?" "Che uno di voi due non sia coinvolto"
I Wanna Be Your Boyfriend (di Paolo Merenda)
Le ragazze mi hanno provocato parecchi traumi. Incontrai Manuela, una stangona dai capelli rossi piena di lentiggini, nel '95. Aveva una terza di reggiseno, che non e' cosa da poco per una ragazzina di quattordici anni. All'epoca difficilmente si andava oltre ai baci in un rapporto di coppia. Si iniziava a scopare verso i diciassette anni. Ero quindi tranquillo che non sarebbe successo nulla se l'avessi portata a casa di mia nonna, quando lei la lasciava libera. Sinceramente ero ancora un po' terrorizzato dal sesso, non mi sentivo pronto. Mi ammazzavo di seghe, ma non riuscivo a vedermi nel ruolo di stallone al posto degli attori dei film porno che guardavo. Quando uscivo con le ragazze mi limitavo a toccare tette e culo mentre la baciavo. Anche per loro andava bene cosi'. Alcune dicevano di voler perdere la verginita' dopo i diciott'anni, altre addirittura non prima del matrimonio.
Tutto Faceva Schifo (di Claudio Delicato)
https://www.ciclofrenia.it/2012/07/11/tutto-faceva-schifo/
Ciclofrenia
Laura e' una puttana, ma ci sono stato insieme tre anni prima di accorgermene. Tardivo, direte voi. Tardivo il cazzo, rispondo io: ci sono uomini che si accorgono che le loro donne sono puttane solo dopo averle sposate, e molto probabilmente voi siete o sarete tra quelli.
Ho capito che Laura e' una puttana proprio il giorno del nostro terzo anniversario insieme. Dovevamo uscire a cena, avevo prenotato il balconcino alla Pietra Scheggiata, le avevo comprato tre girasoli e regalato un weekend lungo a Praga. Lei alle sette di sera mi ha chiamato dicendomi di avere la febbre alta. Si e' scusata in tutti i modi e io sono stato comprensivo perche' facevamo tre anni insieme. Le ho detto di non preoccuparsi e che avremmo festeggiato appena si fosse ripresa.
Secondo Diario Di Un Mese In Palestina Con Operazione Colomba (di Peo)
Ecco il mio secondo "diario di viaggio" scritto durante il secondo mese passato in Palestina come volontario dell'associazione Operazione Colomba.
Sono tutti pensieri di getto, che non intendo modificare per tenerli piu' fedeli allo stato d'animo del momento in cui li ho scritti.
Questa volta e' stato piu' difficile decidersi a riportare quanto scritto mentre ero via, un po' per la malinconia, ma soprattutto perche' rileggere certi pensieri e certi ragionamenti mi sprona ad una coerenza che implica scelte difficili da fare, scelte che non so ancora se sono pronto a fare.
La Spranga In Veranda (di El Fluxus Vomitato)
El Fluxus Vomitato
El Fluxus Vomitato (Archivio)
L'altro giorno ho fatto un incubo.
Eravamo io, Gonzalo dei Neri per Caso, Crystal il Cigno e il maestro Pregadio. Stavamo al mare, stesi sulla spiaggia, e giocavamo a Cluedo. Secondo me l'assassino era il Reverendo Verde con il candeliere nella sala da ballo. Per Crystal il Cigno invece si trattava del Colonnello Mustard con la spranga in veranda. Gonzalo dei Neri per Caso dava la colpa ad Andreotti, mentre il maestro Pregadio era piu' che convinto che fosse stato Gerry Scotti.
Insomma stavamo passando delle ore spensierate quando ad un tratto Gonzalo dei Neri per Caso viene colpito da un Supersantos proveniente dal bagnasciuga. Un ragazzo con un tatuaggio ribelle si avvicina e con le mani fa un gesto, come per dire di muoversi a dargli la palla, che ha fretta di tornare a dilettarsi in peripezie acrobatiche con la sua sfera.
Altri articoli …
Pagina 9 di 13