La Collina Dei Conigli! (di Kalashnikov Collective Headquarter)
https://kalashnikov-collective.blogspot.de/2013/08/we-talk-about_31.html
Kalashnikov Collective Headquarter
Everyone, everyone in these eyes I will witness the fall of Efafra I will witness, witness the fall (Last but not least, Owsla, Fall of Efafra)
Il primo ricordo che accomuna tutti i bambini ormai adulti che hanno visto La Collina dei Conigli, film di animazione di Martin Rosen del 1978, e' il ricordo del sangue.
...Visitors! (di Kalashnikov Collective Headquarter)
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Kalashnikov Collective Headquarter
"Mio caro giovane amico" disse Mustafa' Mond "la civilta' non ha assolutamente bisogno di nobilta' o eroismo. Queste cose sono sintomi d'insufficienza politica. In una societa' convenientemente organizzata come la nostra nessuno ha delle occasioni di essere nobile ed eroico. Bisogna che le condizioni diventino profondamente instabili prima che l'occasione possa presentarsi. Dove ci sono guerre, dove ci sono giuramenti di fedelta' condivisi, dove ci sono tentazioni a cui resistere, oggetti d'amore per i quali combattere o da difendere, la' certo la nobilta' e l'eroismo hanno un peso..." Il Mondo Nuovo (Brave New World), Aldous Huxley, 1932
Tutti I Film Sul Punk (di Noisey)
https://noisey.vice.com/it/read/film-punk
Noisey
Com'e' che sembra impossibile che un film sul punk sia veramente un film sul punk? Non si tratta solo di un problema di Hollywood, in questo caso, anche se chiaramente il problema e' piu' evidente in quelli rispetto che nei film indipendenti. Fatto sta che anche i film piu' o meno indipenenti sembrano non riuscire ad afferrare lo spirito del punk e ne ridicolizzano ogni aspetto. Mi sono recentemente imbarcato nella tristissima esperienza di guardarmi CBGB, un film che vorrebbe catturare (uso questo termine in senso molto lato) i primi anni di vita di questo club, quindi alcuni degli act piu' leggendari che hanno mosso i primi passi in quel posto.
"Chi ha avuto questa idea ha pensato che la fuori ci sia qualcuno per cui prostituzione, alcol e droghe non contano piu' nulla ed e' pronto ad ammazzare qualcuno per superare la noia che domina la sua vita" (E. Roth, fantascienza.com).
Roth e il webmaster Knowles, si incontrano e discutono sulla questione di cosa ci sia sulla rete, di piu' malato e cruento; la risposta e' quasi automatica: un'organizzazione thailandese che fornisce a clienti disposti a spendere migliaia di dollari, la possibilita' di torturare e uccidere esseri umani, nel modo che preferiscono.
Vera o falsa tale possibilita', la pratica dello snuff continua a rimanere terreno di notevole interesse esplorativo per il cinema, ed ecco che grazie all'interesse di Quentin Tarantino, il regista Eli Roth ha potuto mettere in piedi un gruppetto di attori e tecnici che, con poco meno di cinque milioni di dollari, sono riusciti a raccontare tali macabre vicende ambientandole con un po' di cattivo gusto culturale vero, ma con furbo spirito imprenditoriale, a Bratislava.
La mente folle e prolifica di Takashi Miike, nel 2004 si misura con la storia vera di Izo Okada, un samurai che nel XIX secolo fu torturato e crocefisso.
Questo e' il suo primo film sui samurai e francamente, parlare di trama e' eccessivo.
Izo non e' semplicemente un samurai di basso livello che viene brutalmente ucciso per crocefissione, ma un indomabile spirito guerriero, l'incarnazione ultraterrena del rancore.
Dopo la morte attraversa lo spazio e il tempo viaggiando fra le epoche fino ai giorni nostri, con salti repentini nel passato.
Ha sete Izo, di vendetta.
Durante il suo vagare disperato, non solo la sua spada lascia dietro se' una copiosa scia di sangue, ma egli viene anche a conoscenza dei poteri eterni del Giappone.
A tentare di contrastarlo, vi e' una schiera di "saggi" seduti intorno a un tavolo, coloro che rappresentano la legge, la religione e la giustizia, ma tentare di abbatterlo e' impossibile poiche' il rancore non muore mai e la sete di vendetta arde.
Vendetta contro buoni e cattivi, poveri e ricchi, popolo e imperatori; un viaggio psichedelico nell'irrazionalita' di un regista che ha senza dubbio grossi problemi psichici.
PEM!!
"Cella 211" inizia cosi', senza mezzi termini. In soli cinque minuti di pellicola, senza nemmanco inutili preamboli o escamotage 'filmeschi', il povero Juan Olivier entra nell'inferno senza scampo.
Tutto cosi' bellino lui, giovane e lindo, con tanta voglia di farsi voler bene dai suoi nuovi colleghi di lavoro, tanto che dovrebbe iniziare il suo primo giorno domani, come funzionario del carcere, ma un eccesso di zelo lo frega. Lascia a casa la bella moglie con in grembo il suo futuro pupetto e si presenta oggi al carcere, con un giorno di anticipo, giusto una visitina per vedere il lavoro e in borghese, come un qualsiasi visitatore.
Le prime inquadrature sono lungo il braccio dell'isolamento e li', in meno di quindici minuti, un luogo pallido e apparentemente deserto si trasforma in un campo da guerra.
Siamo nel 1980 e per la prima volta Stanley Kubrick affronta il genere horror prendendo spunto dall'omonimo romanzo di Stephen King: Shining.
Lo stravolge secondo le proprie geniali idee e secondo la propria sensibilita' dando vita ad una pellicola sconvolgente ed angosciante.
Fino ad allora, in molte pellicole horror, la famiglia ha rappresentato il perno di unione fra le vittime della storia, il punto di forza su cui premere per uscire dal buio; Shining invece, mostra il male come seme che cresce all'interno della famiglia e quel che peggio, un seme che germoglia nel suo patriarca, Jack.
Dal disgregamento della famiglia, un terrore graduale sempre piu' dirompente, trasforma Jack Torrance -alias Jack Nicholson- in un'icona cinematografica del male.
La mente del ragazzaccio del Maine, Stephen King, ha creato l'Overlook Hotel e ha dato il lavoro di custode invernale allo scrittore fallito (Jack), ha portato in vita i fantasmi di un passato di sangue che ritorna e ha partorito lo shining, un potere paranormale che mette in allarme il piccolo Danny dalla follia omicida del padre.
Ogni capolavoro immortale del cinema, possiede la straordinaria capacita' di stupire e di entusiasmare ad ogni visione; ecco cio' che fa "Per Un Pugno Di Dollari".
Prima pellicola della cosiddetta "Trilogia del dollaro", che vede seguire "Per Qualche Dollaro in Piu'" e "Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo". Un pistolero senza nome (Clint Eastwood) arriva a San Miguel, ritrovandosi a meta' fra il confine messicano e quello statunitense.
Il macabro paese in cui si ritrova e' diviso da due famiglie in guerra tra loro. Da una parte ci sono i 'Rojo' e dall'altra i 'Baxter'.
Il commercio di alcol e di armi, permette un benessere economico alle famiglie tale da poter assoldare pistoleri che si trovino da una parte o dall'altra del confine.
Il nuovo arrivato dagli occhi di ghiaccio, decide di offrire la propria pistola ai Rojo, guidati dal temuto Ramon (Gian Maria Volonte'). Durante gli scontri personali, due diligenze militari vengono sterminate al confine e l'equilibrio tra le due famiglie di San Miguel pare consolidarsi in una tregua...se non fosse che il pistolero senza nome non crede nella pace."
Il western attraversa l'Oceano Atlantico e le regole imitate nel Vecchio Continente vengono riscritte nella Penisola Italiana da un maestro chiamato Sergio Leone.
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