Bomba A Mano E Rivoltella: Gino Lucetti, L'Anarchico A Cui Solo Il Destino Impedi' Di Uccidere Mussolini (di Cannibali E Re)
https://www.facebook.com/cannibaliere/posts/3213937685391349
Cannibali E Re
Sputi, schiaffi e pugni.
Cosi' finivano gli incontri per strada tra Lucetti e i fascisti.
Ex soldato nella Grande guerra, il ventenne carrarese aveva scelto di aderire nel primo dopoguerra agli Arditi del Popolo, la formazione che univa sotto la stessa bandiera quella parte dell'arditismo ostile al nuovo corso mussoliniano. Gino, come molti suoi conterranei, era visceralmente anarchico e di spirito bollente, per questo i suoi incontri con gli uomini del duce precipitavano in vere e proprie risse.
E Se Smettessimo Di Confondere Il Caos Con L'Anarchia? (di The Vision)
https://thevision.com/cultura/caos-anarchia/
The Vision
Il termine anarchia deriva dal greco antico "ἀν, + ἀρχή", e significa mancanza, rifiuto o assenza del potere. Anarchia, e il suo derivato anarchismo (il movimento che sostiene e auspica l'anarchia) sono dunque sinonimi, nella loro accezione storica, dell'opposizione all'autorita' e al potere.
Sebbene la teoria anarchica si conosca molto poco, e' continuamente bistrattata e disprezzata, criticata e adoperata impropriamente ignorando il contributo che ha dato nell'affermazione, anche se solo in parte, di principi e valori come liberta' e uguaglianza.
Anarchici Si Diventa (di A Rivista Anarchica)
https://www.arivista.org/?nr=441&pag=9.htm
A Rivista Anarchica
In che modo? Rompendo con l'immaginario dominante e sperimentando relazioni basate sulla liberta' e sull'uguaglianza. Con i fatti, e con le nostre scelte quotidiane, possiamo dimostrare che e' possibile trovare soluzioni piu' efficaci e piu' etiche ai problemi sociali.
"L'anarchismo affonda le sue radici in una ipotesi socio-psicologica abbastanza precisa: un comportamento energico, elegante e intelligente e' possibile soltanto quando si reagisce in modo spontaneo e diretto all'ambiente fisico e sociale; e quasi sempre, nelle cose umane, fanno piu' male che bene la costrizione, la direzione dall'alto, la pianificazione burocratica, i programmi prestabiliti, le carceri, la coscrizione militare, l'autorita' statale. Talvolta e' necessario limitare la liberta', come si impedisce a un bambino di attraversare la strada di corsa, ma cio' avviene di solito a danno del dinamismo, della liberta', della cultura; e a lungo andare e' generalmente piu' saggio rimuovere il pericolo e semplificare le regole che intralciare l'azione".
Sono Anarchico, Dunque Antispecista (di Umanita' Nova)
https://umanitanova.org/?p=4295
Umanita' Nova
Ho gia' avuto modo di parlare del rapporto tra anarchismo e antispecismo (vedi "Anarchismo e antispecismo: un nesso inscindibile" in A-Rivista Anarchica, anno 45 n. 403, Dicembre 2015 Gennaio 2016), e con quest'altro intervento vorrei cercare di approfondire maggiormente la questione. Innanzitutto va detto che non si vuole in alcun modo andare a riprendere le teorie e gli scritti dei pensatori anarchici che, per quanto importanti e fondamentali essi siano, non sono in questo ambito di irrinunciabile menzione.
Morte Di Un Povero Cristo Anarchico (di Internazionale)
https://www.internazionale.it/reportage/2015/11/06/mastrogiovanni-morte-87-ore
Internazionale
L'ultimo giorno da uomo libero Franco Mastrogiovanni lo trascorre in fuga dai vigili urbani, dai carabinieri, dalla guardia costiera e forse dai fantasmi del suo passato.
E' la mattina del 31 Luglio 2009 e il "maestro piu' alto del mondo", com'e' affettuosamente soprannominato per via del suo metro e novanta dagli studenti delle scuole elementari di Pollica, nel Cilento, e' un uomo braccato. Su di lui pende una richiesta di trattamento sanitario obbligatorio (tso). Per lui sarebbe il terzo tso nel giro di pochi anni (il primo era stato nel 2002, il secondo nel 2005), e a firmarlo e' un personaggio che di li' a un anno salira' tristemente agli onori delle cronache: il sindaco-pescatore Angelo Vassallo, ucciso per motivi ancora oggi misteriosi. Aveva denunciato trafficanti di droga locali? Si era opposto alle mire dei clan camorristici sull'ampliamento del porto di Acciaroli?
I Perche' Del Non Voto. (di La Locomotiva)
https://anarchistintheworld.altervista.org/i-perche-non-voto/
La Locomotiva
Il non-voto non deriva da inettitudine o qualunquismo, e' disobbedienza civile.
Votare significa comunque accettare di far parte di un certo sistema sociale, politico ed economico. Chi accetta questo sistema, e vorrebbe solo che a governare ci fossero persone piu' oneste, piu' capaci, piu' interessate al bene della res-publica, fa bene ad andare a votare. Chi non accetta questo sistema - e non lo accetta radicalmente in quanto funzionale al mantenimento dello status quo che fonda essenzialmente la sua sopravvivenza nel capitalismo, e in definitiva nella riduzione dell'individuo a merce (anche il voto e' merce di scambio) - dovrebbe astenersi.
Il Tatuaggio E Gli Anarchici (di Oltre La Pelle)
https://oltrelapelle.tumblr.com/post/113255172863/il-tatuaggio-e-gli-anarchici
Oltre La Pelle - Tatuaggio Tradizionale Italiano
Nel folto gruppo dei criminali domiciliati obbligatoriamente a Favignana, il Dott. Mirabella ebbe la possibilita' di osservare per la prima volta un tipo di tatuaggio ancora non espresso sulla pelle dei carcerati. Non era il semplice cuore, la spada o pugnale, ma vere e proprie frasi politiche che venivano incise come vetrina per i propri ideali.
Vi erano due tipi di tatuaggi politici e cio' dipendeva dallo schieramento.
Ex-militari ormai criminali, uomini dello stato passati al malaffare, si facevano tatuare medaglie di guerra, pugnali con scritto "Viva il Re", o gli stemmi reali e bandiere dell'Italia.
Oltre all'appartenenza politica, questi segni indicavano la speranza di una possibile "grazia" delle autorita' carcerarie vista la loro fedelta' allo Stato e al Re.
Discorso Dell'Anarchico Clement Duval Al Suo Processo Del 1887
Tratto da Nessuno Puo' Portarti Un Fiore di Pino Cacucci
Non sono un ladro ne' un assassino: sono semplicemente un ribelle. Non vi riconosco il diritto di interrogarmi, perche' qui, sono io l'accusatore.
Accuso questa societa' matrigna e corrotta, in cui l'orgia, l'ozio e la rapina trionfano impuniti e anzi venerati, sulla miseria e sul dolore degli sfruttati. Voi cianciate di furti, voi mi chiamate ladro come se un lavoratore che ha dato alla societa' trent'anni della sua avvilente fatica per poi non avere neppure il pane per sfamarsi, un cencio per coprirsi, un canile in cui rifugiarsi, potesse mai essere un ladro.
Altri articoli …
Pagina 2 di 8